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Una nuova tendenza nelle truffe crypto: fingere di essere la polizia per rubare milioni

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Scritto da
Camila Naón

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Modificato da
Eleonora Spagnolo

14 novembre 2025 06:28 CET
Affidabile
  • I truffatori in Australia falsificano rapporti di crimini informatici e si spacciano per agenti dell'AFP per costringere le vittime a trasferire crypto a portafogli di truffa.
  • I truffatori utilizzano numeri di riferimento e chiamate falsificate per sembrare legittimi, poi si spacciano per personale della piattaforma per prendere il controllo completo degli asset.
  • I crescenti casi globali mostrano l'aumento delle minacce di social engineering, con perdite in crypto di diversi milioni di dollari legate a falsi supporti e impersonificazioni della polizia.
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I criminali in Australia stanno impersonando agenti delle forze dell’ordine e utilizzando false denunce di crimini informatici per truffare le persone facendole credere che i loro dati personali siano stati compromessi.

Successivamente, gli hacker costringono le vittime a trasferire le loro crypto a wallet controllati dai truffatori, prosciugando i loro fondi.

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I truffatori sfruttano false denunce della polizia

Le autorità australiane hanno emesso un avvertimento dopo aver scoperto una truffa in cui i criminali informatici si fingono poliziotti federali per rubare criptovalute.

Il centro di coordinamento per il crimine informatico guidato dall’AFP ha rilevato una serie di schemi in cui i truffatori ottengono informazioni personali e le usano per presentare false denunce di crimini informatici tramite il portale ReportCyber del governo.

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I truffatori successivamente contattano le vittime, sostenendo che i loro dati sono apparsi in una violazione legata alle criptovalute. Condividono un numero di riferimento che sembra reale e indirizzano le vittime a verificarlo online. Il rapporto appare nel sistema, facendo sembrare la chiamata legittima.

Un secondo chiamante, fingendosi proveniente dalla piattaforma crypto della vittima, sollecita il trasferimento degli asset in un presunto cold storage wallet.

I funzionari hanno sottolineato che i veri agenti delle forze dell’ordine non richiederanno mai accesso a conti di criptovalute, seed phrases o dati bancari.

Questo caso evidenzia un problema crescente, poiché i truffatori utilizzano sempre più l’ingegneria sociale e numeri di telefono falsificati per ingannare le vittime.

I rischi del social engineering continuano a crescere

La truffa australiana emerge in mezzo a una chiara escalation globale degli attacchi di ingegneria sociale che prendono di mira i detentori di criptovalute.

Ad agosto 2025, una vittima ha perso 91 milioni di Bitcoin dopo che i truffatori si erano spacciati per personale di supporto di Coinbase e di altri importanti servizi crypto, segnando uno dei più grandi furti singoli di questo tipo. 

In precedenza, nel Regno Unito, un truffatore che si spacciava per un alto ufficiale di polizia ha ingannato un’altra vittima. L’utente ha perso $2,8 milioni in Bitcoin tramite un falso sito di cold-storage. 

A maggio, una rete globale di phishing che impersonava Coinbase ha rubato oltre 20 milioni dirigendo gli utenti verso siti di supporto falsificati. 

Nel complesso, questi casi dimostrano la crescente scala e sofisticazione degli attacchi di ingegneria sociale nel settore delle criptovalute.

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