Bitcoin si mantiene vicino a $112.100, in aumento di circa 1% nell’ultima settimana. Il movimento da $107.200 a $112.100 mostra che settembre è iniziato con un po’ di sollievo dopo il calo di oltre 6% di agosto. I trader hanno accolto con favore il rimbalzo, ma il quadro generale rimane ancora negativo.
Bitcoin è in calo di circa 9% mese su mese, e nuovi segnali suggeriscono che i ribassisti non hanno ancora finito. La domanda è semplice: Bitcoin può difendere $112.000, o il trend tornerà a invertire?
I detentori a lungo termine stanno riducendo mentre le balene tornano agli exchange
SponsoredIl primo segnale di avvertimento proviene dai detentori a lungo termine. Questi wallet di solito costruiscono convinzione e raramente vendono in momenti di debolezza. Ma questo quadro è cambiato da metà luglio.
Il 13 luglio, detenevano 14,72 milioni di BTC. Entro inizio settembre, quel numero era sceso a 14,43 milioni di BTC, il più basso in tre mesi.
Circa 290.000 BTC, che lasciano mani forti, non è una cifra piccola; mostra che anche i detentori pazienti stanno riducendo il rischio o vendendo ad ogni rimbalzo del prezzo.
Nel frattempo, le balene sono tornate sotto i riflettori. Il rapporto delle balene sugli exchange — che traccia quanto degli afflussi proviene dai 10 wallet più grandi — è salito da 0,44 il 5 settembre a 0,53 al momento della pubblicazione.
L’ultima volta che ha raggiunto livelli simili, il 21 agosto, Bitcoin è sceso da $116.900 a $108.300 nei giorni successivi.
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Il grafico mensile del rapporto delle balene sugli exchange evidenzia anche qualcosa di interessante. Mostra che le balene non hanno mollato negli ultimi 30 giorni, spostando BTC sugli exchange anche ai minimi aumenti di prezzo. I molteplici picchi degli indicatori locali possono convalidare questo.
Insieme, i detentori a lungo termine che riducono le loro riserve e le balene che spingono monete sugli exchange ripetutamente non è una combinazione rialzista. Segnala che l’offerta è pronta nel caso in cui i prezzi si indeboliscano ulteriormente.
La divergenza ribassista sul grafico del prezzo di Bitcoin supporta il caso
I dati on-chain si allineano con il grafico del prezzo di Bitcoin. Tra il 28 agosto e l’8 settembre, il prezzo di Bitcoin ha fatto massimi più bassi, mentre l’Indice di Forza Relativa (RSI) — un indicatore del momentum di acquisto — ha stampato massimi più alti. Questa discrepanza è chiamata divergenza ribassista nascosta.
In altre parole, il momentum sembra migliorare, ma il movimento del prezzo non segue. Questo spesso prepara la prossima gamba al ribasso.
Per i trader, il pattern di solito avverte di una continuazione del trend al ribasso, il che potrebbe significare un’estensione del trend discendente mese su mese di BTC, dato che è in calo di quasi 9% in quel lasso di tempo.
Il livello chiave da difendere per il prezzo di Bitcoin è $110.500. Se questo cede, guidato dalla divergenza ribassista e dalla pressione di vendita, si apre la porta a $107.200, e se la pressione aumenta, anche $103.500 potrebbe tornare in gioco.
D’altra parte, una chiusura sopra $113.500 invaliderebbe la tendenza ribassista guidata dall’RSI e restituirebbe il controllo ai rialzisti.