Gli ultimi verbali della Federal Reserve, rilasciati mercoledì, mostrano che la maggior parte dei responsabili politici si aspetta che i tagli dei tassi di interesse inizino quest’anno, possibilmente già dal 30 luglio.
I verbali della riunione del 17-18 giugno hanno confermato che la banca centrale ha mantenuto il suo tasso di riferimento al 4,25% al 4,50%.
Fed allineata su almeno un taglio dei tassi nel 2025
I responsabili politici hanno concordato che l’inflazione si è attenuata ma è rimasta “leggermente elevata”. Inoltre, l’incertezza riguardo alle prospettive si è ridotta, anche se non è scomparsa.
Fondamentalmente, la maggior parte dei partecipanti ha affermato che un taglio dei tassi sarebbe “probabilmente appropriato” nel 2025. Alcuni hanno indicato che prenderebbero in considerazione la possibilità di tagliare i tassi già nella prossima riunione, se le tendenze dei dati continuano.
Tuttavia, i verbali hanno anche evidenziato divisioni. Alcuni funzionari della Fed si sono opposti a qualsiasi taglio quest’anno, citando un’inflazione ostinata e una forte resilienza del mercato del lavoro.
Hanno avvertito che le aspettative di inflazione a breve termine rimangono elevate, specialmente tra le famiglie e le imprese.
La Fed ha segnalato i recenti aumenti delle tariffe come una nuova fonte di rischio inflazionistico. Sebbene la maggioranza creda che questi effetti saranno temporanei o modesti, diversi membri hanno espresso preoccupazione per i possibili impatti di secondo ordine sui prezzi e sulle aspettative.
Per il mercato crypto, l’orientamento accomodante rafforza l’ottimismo degli investitori. Bitcoin ed Ethereum sono rimasti stabili vicino a $109.000 e $2.700 rispettivamente, mentre i trader hanno valutato la crescente possibilità di un allentamento monetario.
Tassi di interesse più bassi tipicamente avvantaggiano gli asset rischiosi migliorando la liquidità e riducendo il costo opportunità di detenere token non fruttiferi.
Tuttavia, i partecipanti al mercato attendono i dati chiave in arrivo, in particolare il rapporto CPI di giugno previsto per l’11 luglio, che potrebbe influenzare la prossima mossa della Fed. Qualsiasi segnale di stallo dell’inflazione potrebbe ritardare i tagli e smorzare il momentum delle crypto.
Nel complesso, la Fed ha segnalato che la porta è aperta all’allentamento, ma non ancora sbloccata.
I mercati crypto osserveranno attentamente la riunione del 30 luglio per conferma, poiché la politica monetaria continua a essere un fattore chiave delle performance degli asset digitali nel 2025.
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