Il mese di febbraio ha visto un’impennata impressionante di truffe personali in criptovaluta, con circa 57.000 persone che ne sono state vittime, con una perdita collettiva di circa 47 milioni di dollari, come riportato da Scam Sniffer.
Nel periodo in esame, numerosi individui, soprattutto utenti della mainnet Ethereum, sono stati vittime di molteplici tentativi di phishing.
47 milioni di dollari in criptovalute rubati a febbraio
Secondo i risultati di Scam Sniffer, le vittime, per un totale di 57.066, sono state intrappolate in truffe di phishing di criptovalute durante il mese. Gli aggressori sono riusciti a sottrarre 46,86 milioni di dollari a questi investitori in criptovalute, mascherandosi da entità legittime su varie piattaforme di social media, includendo X (ex Twitter).
In particolare, il numero complessivo di vittime che hanno perso più di 1 milione di dollari è diminuito del 75% rispetto a gennaio. Tuttavia, il 15 febbraio si è verificato un consistente furto di phishing di 6,2 milioni di dollari, che ha segnato la più grande perdita in un solo giorno.
In tutte le catene, gli utenti della mainnet di Ethereum hanno subito il maggior numero di attacchi, rappresentando il 78% del totale degli exploit nel corso del mese. Una ripartizione degli attacchi mostra che i furti basati su Ethereum hanno raggiunto la quantità di 36,2 milioni di dollari da 25.029 vittime.
Per saperne di più: Le 15 truffe di criptovalute più comuni a cui prestare attenzione
Seguono Arbitrum e BNB, che hanno subito perdite per un totale di circa 3,5 milioni di dollari e 2,5 milioni di dollari, rispettivamente. Inoltre, i token ERC20 basati su Ethereum hanno costituito circa 40 milioni di dollari degli asset rubati, pari all’86% del totale.
Vale la pena notare che sono stati rubati anche oltre 4,4 milioni di dollari di ETH e token non fungibili (NFT) per un valore di circa 2,4 milioni di dollari.
Nonostante le misure di sicurezza rafforzate, gli attacchi di phishing non mostrano segni di diminuzione, con un allarmante aumento di oltre 10.000 vittime rispetto al mese precedente, anche se con un leggero calo della quantità rubata.
Per eseguire questi schemi, i malintenzionati hanno utilizzato diverse tattiche, includendo firme di phishing come Permit, IncreaseAllowance e Uniswap Permit2. Inoltre, gli aggressori tendono a impersonare entità crittografiche verificate nelle sezioni dei commenti dei social media, in particolare X.
Per saperne di più: Truffe sui social media della criptovaluta: Come stare al sicuro
Con questo metodo, i truffatori attirano ignari utenti di criptovalute su siti web di phishing, dove i loro portafogli vengono sistematicamente prosciugati.
Dichiarazione di non responsabilità
Tutte le informazioni contenute nel nostro sito web sono pubblicate in buona fede e solo a scopo informativo generale. Qualsiasi azione intrapresa dal lettore in base alle informazioni contenute nel nostro sito web è strettamente a suo rischio e pericolo.