Il mercato delle stablecoin potrebbe crescere fino a raggiungere i trilioni di dollari, ha dichiarato mercoledì la banca d’investimento globale Goldman Sachs in un documento di ricerca intitolato “Stablecoin Summer.”
In un’intervista con Fortune, un ricercatore della società ha aggiunto che “questa opportunità è in gran parte ancora inesplorata, con la maggior parte dell’attività delle stablecoin guidata dal trading di crypto e dalla domanda di esposizione al dollaro al di fuori degli Stati Uniti.”
Goldman propone una previsione audace
Goldman Sachs ha pubblicato un documento di ricerca che evidenzia le stablecoin come una forza finanziaria con un potenziale di multi-trilioni di dollari. La banca d’investimento prevede che il mercato globale da $271 miliardi potrebbe espandersi rapidamente man mano che la regolamentazione fornisce chiarezza e fiducia.
Gli analisti Will Nance e il suo team si aspettano che USDC, emesso da Circle, cresca di $77 miliardi entro il 2027, riflettendo un tasso di crescita annuale composto di circa 40%.
Il rapporto di Goldman sottolinea i pagamenti come il motore più significativo. Visa stima il volume annuale dei pagamenti a $240 trilioni, comprendendo transazioni tra consumatori, business-to-business e peer-to-peer. Le stablecoin, conformi alla nuova legislazione, potrebbero attingere a questo vasto sistema.
“I pagamenti sono la fonte più ovvia di espansione per le stablecoin a lungo termine. Questa opportunità è in gran parte ancora inesplorata, con la maggior parte dell’attività ancora legata al trading di crypto e alla domanda di esposizione al dollaro al di fuori degli Stati Uniti.”
Regole, rivali e rischi
Il GENIUS Act, approvato a luglio 2025, richiede che le stablecoin siano garantite 1:1 con titoli del Tesoro USA o riserve equivalenti. Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha sostenuto che tali regole potrebbero rafforzare il dollaro ed espandere la domanda di obbligazioni del Tesoro a livello mondiale. Ha suggerito che il mercato delle stablecoin potrebbe raggiungere $2 trilioni o più.
Allo stesso tempo, la competizione si sta intensificando. Tether, l’emittente di USDT, mantiene la dominance con un’offerta globale che non è disponibile per i cittadini statunitensi. L’azienda intende entrare nel mercato americano, con il CEO Paolo Ardoino che ha notato progressi su una strategia domestica lo scorso mese.
Nel frattempo, Circle sta posizionando USDC come un’alternativa pienamente conforme al nuovo quadro normativo.
Gli analisti di Mizuho Securities avvertono che le grandi banche statunitensi, tra cui Bank of America, si stanno preparando a emettere i loro token ancorati al dollaro. L’economista di UBS Paul Donovan mette in dubbio se le stablecoin espandano realmente la domanda di debito pubblico, suggerendo che spostano semplicemente la liquidità all’interno dei sistemi esistenti.
Wall Street entra in gioco
Nonostante lo scetticismo, Goldman indica il momentum istituzionale. Gestori di asset come BlackRock, Franklin Templeton e BNY Mellon stanno già tokenizzando fondi del mercato monetario, collegandoli alle reti delle stablecoin per regolamenti più rapidi.
L’analisi di Goldman suggerisce che le reti di carte tradizionali e le società di rimesse si adatteranno piuttosto che resistere, favorendo l’adozione mainstream.
All’inizio di agosto, in particolare, lo stratega dei mercati globali di Goldman Sachs Tony Pasquariello ha detto di continuare a raccomandare oro, argento e Bitcoin come “riserve di valore” mentre ha notato il ruolo crescente delle stablecoin nei pagamenti.
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