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La Cina considera una stablecoin supportata dallo yuan mentre Pechino fa una mossa contro la dominance degli Stati Uniti

2 min
Aggiornato da: Lockridge Okoth

La Cina sta valutando di consentire l’uso di stablecoin supportate dallo yuan per la prima volta.

La roadmap per la stablecoin dello yuan è prevista per essere discussa al Summit dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) a Tianjin entro la fine del mese. Al summit, la Cina promuoverà l’uso più ampio della sua valuta nei regolamenti commerciali.

La Cina sta considerando una stablecoin supportata dallo yuan

Secondo Reuters, il Consiglio di Stato esaminerà una roadmap entro la fine del mese per espandere l’internazionalizzazione dello yuan, inclusi i progetti pilota di stablecoin a Hong Kong e Shanghai.

Se approvato, il piano stabilirebbe linee guida normative, controlli sui rischi e obiettivi di utilizzo per contrastare l’enorme dominance dei token ancorati al dollaro USA.

La mossa della Cina arriva mentre Washington avanza rapidamente sulla regolamentazione delle stablecoin sotto il presidente Trump. Le monete ancorate al dollaro stanno consolidando il loro ruolo nel trading di crypto e nei pagamenti transfrontalieri.

Le stablecoin sono token digitali progettati per mantenere un valore costante, solitamente ancorato a una valuta fiat. Il mercato globale attualmente vale circa 276 miliardi di dollari, con oltre il 99% ancorato al dollaro USA, secondo la Banca dei Regolamenti Internazionali.

Capitalizzazione di mercato delle stablecoin. Fonte: DefiLlama

Hong Kong e Shanghai sotto i riflettori

L’implementazione sarà accelerata a Hong Kong, che ha introdotto la sua tanto attesa ordinanza sulle stablecoin il 1° agosto, e a Shanghai, che sta costruendo un hub internazionale per le operazioni con lo yuan digitale.

Entrambe le città dovrebbero svolgere un ruolo critico nel dispiegamento delle stablecoin denominate in yuan offshore.

Gli analisti vedono l’iniziativa come parte di un più ampio sforzo di Pechino per contrastare l’egemonia finanziaria degli Stati Uniti. Gli esportatori cinesi stanno già utilizzando su larga scala le stablecoin in dollari, una tendenza che evidenzia la portata limitata dello yuan nei pagamenti globali.

Se adottata, la decisione segnerebbe la più grande inversione di tendenza dal divieto del 2021 di Pechino sul trading e mining di crypto. Sebbene i controlli sui capitali rimangano un ostacolo strutturale, le stablecoin supportate dallo yuan potrebbero dare alla Cina una nuova leva nella finanza globale, in particolare in Asia, dove anche Giappone e Corea del Sud stanno avanzando con progetti pilota di token supportati da fiat.

Ulteriori dettagli sono attesi mentre i politici cinesi finalizzano le consultazioni.

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Lockridge Okoth è un giornalista di BeInCrypto, che si occupa di aziende importanti del settore come Coinbase, Binance e Tether. Si occupa di un'ampia gamma di argomenti, includendo gli sviluppi normativi della finanza decentralizzata (DeFi), delle reti decentralizzate di infrastrutture fisiche (DePIN), dei real world asset (RWA), del GameFi e delle criptovalute. In precedenza, Lockridge ha condotto analisi di mercato e valutazioni tecniche di asset digitali, includendo Bitcoin e altcoin...
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