Il CEO di Tether Paolo Ardoino ha criticato le ambizioni dell’Europa in materia di valuta digitale, prendendo in giro il progetto Digital Euro della Banca Centrale Europea.
La critica arriva mentre le autorità di regolamentazione si affrettano a rafforzare la supervisione nell’ambito del quadro MiCA dell’UE.
Paolo Ardoino deride l’euro digitale mentre l’UE affronta le sfide di supervisione del MiCA
SponsoredIn un post su X (ex Twitter), Ardoino ha scherzato dicendo che “Babbo Natale ci porterà a tutti il Digital Euro”, un commento sarcastico rivolto alla valuta digitale della banca centrale (CBDC) attualmente in fase preparatoria.
La BCE ha lanciato il Digital Euro nel novembre 2023, presentandolo come un complemento sicuro e attento alla privacy al contante.
Tuttavia, la battuta di Ardoino suggerisce tensioni più profonde tra le CBDC e le stablecoin private come l’USDT di Tether, che dominano i mercati crypto al di fuori dell’Europa.
Il regolamento Markets in Crypto-Assets (MiCA), in vigore da dicembre 2024, è stato progettato per standardizzare la supervisione delle crypto in tutta l’Unione Europea. Tuttavia, a pochi mesi dall’implementazione, le principali autorità di regolamentazione nazionali affermano che il lancio sta già vacillando.
L’Autorité des Marchés Financiers (AMF) della Francia, la Finanzmarktaufsichtsbehörde (FMA) dell’Austria e la Consob dell’Italia hanno emesso una dichiarazione congiunta avvertendo delle “differenze significative” nel modo in cui i paesi stanno applicando il MiCA.
“Nonostante gli sforzi di coordinamento dell’ESMA, i primi mesi di applicazione del Regolamento hanno rivelato differenze significative nel modo in cui i mercati crypto vengono supervisionati,” si legge in un estratto della dichiarazione.
Le autorità di vigilanza hanno sottolineato la necessità di un allineamento urgente con gli standard globali del Financial Stability Board e dell’IOSCO.
Sponsored SponsoredHanno avvertito che le aziende crypto potrebbero “cercare” giurisdizioni più permissive senza una supervisione più forte a livello dell’UE.
A loro avviso, ciò esporrebbe gli investitori a rischi e minerebbe la competitività dell’Europa.
In questo contesto, le tre autorità di vigilanza hanno proposto quattro riforme:
- Supervisione diretta dei maggiori fornitori di servizi da parte dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA),
- Chiusura delle scappatoie che consentono agli intermediari di indirizzare le transazioni verso piattaforme offshore,
- Audit obbligatori sulla sicurezza informatica per le aziende che cercano licenze MiCA, e
- Un sistema centralizzato di archiviazione per i white paper dei token.
Tether si oppone alla conformità
SponsoredNel frattempo, Tether ha finora resistito all’impegno con MiCA. Secondo la legge, gli emittenti di stablecoin devono affrontare requisiti stringenti:
- Pieno supporto delle riserve con asset liquidi,
- Limiti alle transazioni giornaliere per le stablecoin non in euro, e
- Significative riserve presso banche dell’UE.
Ardoino ha sostenuto che queste regole comportano più rischi che benefici per i consumatori e gli emittenti. Un punto critico è la richiesta di audit indipendenti delle riserve, un’area in cui Tether è stata a lungo criticata.
Sebbene l’azienda pubblichi attestazioni, non ha ottenuto un audit completo da quando ne ha promesso uno nel 2017. In un’intervista di aprile 2025, Ardoino ha riconosciuto le difficoltà nel garantire un revisore di alto livello, citando i rischi reputazionali a livello di settore dopo il crollo di FTX e altri scandali.
Sponsored Sponsored“Perché un revisore dovrebbe rischiare 100.000 clienti per un paio di stablecoin?” ha detto.
I sostenitori dei consumatori rimangono scettici. Un rapporto di Consumers Research ha definito la mancanza di un audit indipendente da parte di Tether un “campanello di allarme preoccupante” che potrebbe alla fine escluderla dai mercati dell’UE.
Mentre Tether resiste, attori del settore come Coinbase, Kraken e Bybit hanno già ottenuto approvazioni sotto MiCA.
La Commissione Europea ha persino avanzato proposte per ammorbidire alcune disposizioni, sollevando ulteriori preoccupazioni tra le autorità di regolamentazione nazionali riguardo all’arbitraggio regolamentare.
Il prossimo checkpoint sarà a settembre, quando l’UE fornirà un aggiornamento di stato di nove mesi sul lancio del MiCA.
Oltre allo scetticismo sulle CBDC, tuttavia, la presa in giro di Ardoino del Digital Euro evidenzia il percorso incerto dell’Europa nel bilanciare l’innovazione, la protezione degli investitori e la competitività nel mercato globale degli asset digitali.