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La SEC accusa Stoner Cats del progetto NFT legato ad Ashton Kutcher e Mila Kunis

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I creatori di “Stoner Cats”, un breve show animato con Mila Kunis e Ashton Kutcher, si trovano di fronte a un contraccolpo per la loro avventura nei token non fungibili (NFT).

La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha denunciato Stoner Cats 2 LLC (SC2), la società che ha ideato lo show, per un’offerta di asset digitali non registrata.

NFT di Stoner Cats obbligatori per l’accesso allo spettacolo

SC2 è accusata di aver venduto NFT legati alla serie “Stoner Cats” senza la necessaria registrazione come titoli. Per risolvere le accuse, SC2 ha acconsentito a un ordine di cessazione delle attività e pagherà una sanzione di 1 milione di dollari.

A luglio, SC2 ha venduto oltre 10.000 NFT a circa 800 dollari l’uno. Questi NFT consentivano ai titolari di accedere agli episodi di “Stoner Cats”, una serie direct-to-NFT che ritrae cinque personaggi felini alterati da farmaci. La Orchard Farm Productions di Mila Kunis ha prodotto la serie con Jane Fonda.

Data l’attrazione delle celebrità di Kunis e Kutcher, l’intero lotto NFT è andato esaurito in 35 minuti, accumulando 8 milioni di dollari. La SEC, tuttavia, sostiene che SC2 ha violato le norme sui titoli non avendo registrato gli NFT come contratti di investimento.

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L’ordine della SEC suggerisce che SC2 ha enfatizzato le credenziali hollywoodiane del team durante i suoi sforzi promozionali. Con celebrità di alto livello che fornivano le voci fuori campo, gli investitori si aspettavano che gli NFT si rivalutassero come le azioni, in funzione del successo dello show.

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Inoltre, la SEC ha sottolineato che SC2 ha imposto una commissione del 2,5% sulle vendite secondarie. Questo incentivo alla rivendita ha permesso a SC2 di totalizzare oltre 20 milioni di dollari in transazioni.

SC2 sostiene che gli NFT erano oggetti da collezione piuttosto che investimenti che generavano profitti. Tuttavia, la SEC ribatte che è la sostanza economica di un’offerta, piuttosto che la sua denominazione, a determinare se essa si qualifica come un contratto di investimento in titoli.

Il fatto che SC2 abbia insinuato che gli investitori potessero vendere gli NFT con un profitto significa che essi sono classificati come titoli.

La SEC prende di mira progetti di criptovalute e NFT di alto profilo

Secondo la SEC, SC2 ha eluso la registrazione obbligatoria, privando gli investitori di dettagli cruciali sul progetto e di informazioni necessarie per prendere decisioni informate. L’autorità di regolamentazione sostiene inoltre che SC2 ha cercato di ottenere i vantaggi di un’offerta pubblica, ma ha evitato le responsabilità associate.

Questa accusa da parte della SEC sembra essere una mossa strategica per creare un precedente utilizzando progetti di alto profilo. L’anno scorso, l’autorità di regolamentazione ha utilizzato una tattica simile multando Kim Kardashian per aver promosso illegalmente titoli cripto.

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L’azione della SEC contro “Stoner Cats” è un ammonimento per i progetti NFT rivolti al pubblico statunitense. Sebbene SC2 non sia ancora fuori dall’acqua calda, sottolinea l’importanza che le celebrità si assicurino di rimanere conformi alle leggi sui titoli, dato che le criptovalute stanno guadagnando terreno a Hollywood.

Il commissario della SEC Hester Pierce, nota per la sua posizione favorevole alle criptovalute, ha prontamente rilasciato una dichiarazione dopo l’annuncio, insieme al commissario Mark Uyeda, contestando le azioni intraprese contro il progetto NFT.

Entrambi i commissari sostengono che se gli stessi regolamenti rigorosi venissero applicati all’arte fisica tradizionale, il settore subirebbe notevoli battute d’arresto:

“Se applicassimo le leggi sui titoli agli oggetti fisici da collezione nello stesso modo in cui le applichiamo agli NFT, la creatività degli artisti appassirebbe all’ombra dell’ambiguità legale”.

I due autori spiegano poi che la vendita di NFT di Stoner Cats può essere interpretata come una forma di “crowdfunding dei fan”, una pratica molto diffusa nel mondo creativo, in quanto ha permesso di finanziare la produzione di una serie animata.

Inoltre, Pierce e Uyeda affermano che gli artisti, sia in forma fisica che digitale, dovrebbero avere il diritto di comprendere chiaramente l’applicazione delle leggi sui titoli.

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Josh è un reporter presso BeInCrypto. Ha iniziato la sua carriera giornalistica oltre un decennio fa, coprendo inizialmente la musica prima di spostarsi verso la politica e gli attualità. Josh ha acquistato il suo primo Bitcoin nel 2014 e ha seguito lo spazio delle criptovalute da allora. È particolarmente interessato all'adozione di Web3, alle politiche e regolamentazioni, alle CBDC (Central Bank Digital Currency), alla privacy e al futuro del metaverso.
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