Nuovo caso attorno alla Juventus, questa volta sul fronte societario. Paolo Ardoino, CEO di Tether e grande tifoso bianconero, ha attaccato la dirigenza del club lamentando l’impossibilità per l’azienda di investire attivamente nel futuro della squadra. Le dichiarazioni, pubblicate su X, hanno acceso il dibattito tra tifosi e commentatori.
Le dure parole di Paolo Ardoino pungono la dirigenza della Juventus
In un post pubblicato su X, Paolo Ardoino ha espresso apertamente il proprio disappunto per la mancata apertura del club bianconero a nuovi investimenti da parte di Tether.
“Da quando Tether ha annunciato il suo investimento in Juventus, e soprattutto nei giorni scorsi, a seguito delle frustrazioni crescenti dei tifosi sullo stato attuale della squadra, tanti di voi mi hanno chiesto quando Tether ‘caccera’ il grano per sostenere la Juventus”, ha scritto.
Tuttavia, secondo il CEO, sarebbe proprio la società a impedire ulteriori passi avanti:
“Ma ad oggi la società non ha nemmeno permesso a Tether di partecipare all’aumento di capitale annunciato un mese fa (circa 15-110 milioni). Semplicemente non possiamo contribuire se non ci è permesso dalla società”, continua il post.
Un passaggio che ha il sapore della provocazione arriva poi nella parte conclusiva del post in cui Paolo Ardoino si augura che almeno i soldi del biglietto che spende per vedere la squadra dal vivo in tribuna possano contribuire a dare una mano alla dirigenza.
Tuttavia, il CEO di Tether sembra non voler mollare e chiude il suo post parafrasando lo slogan di Trump che da “Make America Great Again diventa: “Make Juventus Great Again”
Una dichiarazione forte che, pur con ironia, lancia un chiaro segnale d’insoddisfazione alla governance juventina.
Le reazioni alle parole di Ardoino
Le parole di Ardoino non sono passate inosservate, generando reazioni contrastanti. Tra le voci critiche spicca quella del giornalista Gianni Balzarini, che sul proprio canale YouTube ha espresso dissenso per i toni utilizzati.
“Non mi piace questo atteggiamento, posso dirlo? Non mi piace, non mi piace questa uscita di Ardoino. In questi casi si lavora in silenzio. Se si crede in un progetto, si fa di tutto per riuscirne a farne parte. Questo atteggiamento sa tanto di voler dare spallate e di richiedere consenso popolare. Se lavori per la Juve, non si lavora così. Cercare di dare spallate non è una mossa di chi vuole far parte del mondo Juve”, ha dichiarato.
Il giornalista ha sottolineato come Ardoino sembri voler cercare il consenso popolare piuttosto che costruire un dialogo interno.
Sotto il post di Ardoino invece, sono fioccati i commenti. A chi ha chiesto a Paolo Ardoino se invece di sfogarsi sui social avesse provato a comunicare con la dirigenza, il CEO di Tether ha risposto: “Già provato”
L’investimento di Tether nella Juventus
Tether, che gestisce una delle stablecoin più importanti al mondo, ha acquisito nei mesi scorsi una quota pari al 10,12% del capitale sociale del club torinese, diventandone il secondo azionista di riferimento.
L’ingresso è avvenuto tramite un’operazione di investimento destinata, almeno nelle intenzioni, a supportare il rilancio sportivo e finanziario della società. Paolo Ardoino, juventino dichiarato, ha più volte espresso la volontà di contribuire non solo come investitore ma anche come tifoso appassionato. Tuttavia, le sue recenti esternazioni sembrano indicare un clima di tensione tra i nuovi soci e l’attuale management della Juventus.
Tutto questo mentre la Juventus si prepara al Mondiale per Club, al termine di un campionato deludente per i tifosi, terminato al quarto posto e in attesa di capire che guiderà la squadra in campo visto che l’attuale allenatore Igor Tudor non sarà confermato e si vocifera che la dirigenza abbia fatto un tentativo per Simone Inzaghi.
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