Il 5 marzo 2025, il Vice Ministro delle Finanze russo Vladimir Kolychev ha chiarito che la Russia non ha intenzione di aggiungere Bitcoin o qualsiasi altra criptovaluta al Fondo Nazionale di Ricchezza (NWF).
Finora, la Russia ha accettato e utilizzato le criptovalute come strumento finanziario pratico nel commercio internazionale. Tuttavia, non le considera parte delle sue riserve nazionali e rimane cauta riguardo al loro ruolo strategico a lungo termine.
NWF Holdings: principalmente yuan e oro, nessun asset digitale
Secondo Interfax, Kolychev ha confermato che il Ministero delle Finanze non ha intenzione di cambiare la struttura attuale degli investimenti del NWF. In particolare, gli asset digitali non saranno inclusi a causa della loro alta volatilità.
Alla domanda se ci fosse qualche possibilità di modificare la struttura degli investimenti del NWF, Kolychev ha dato una risposta ferma:
“No. Solo oro e yuan,” ha dichiarato.
Interfax riporta che il fondo può detenere fino al 60% in yuan e un massimo del 40% in oro. Kolychev ha anche detto di non aver sentito alcuna discussione riguardo alla creazione di una riserva strategica di criptovalute da parte della Russia—un’idea proposta dall’amministrazione Trump negli Stati Uniti.
Inoltre, ha sottolineato che l’alta liquidità e il basso rischio sono fattori chiave nella determinazione degli asset detenuti nel NWF. Gli asset digitali, a causa della loro estrema volatilità, non soddisfano questi criteri.
“Dal punto di vista di una riserva di bilancio sovrano, è cruciale che gli asset del fondo siano altamente liquidi e possano essere venduti rapidamente senza una perdita significativa di valore. Non vogliamo trovarci in una situazione in cui dobbiamo vendere un asset a metà del prezzo in cui abbiamo investito. Gli asset digitali sono altamente volatili, quindi non li abbiamo mai considerati per il NWF e non abbiamo piani di farlo in futuro,” ha spiegato Kolychev.
Kolychev ha anche notato che il NWF potrebbe considerare di investire in asset meno liquidi e più volatili una volta raggiunto il 7–10% del PIL. Tuttavia, ha affermato che il fondo è ancora lontano da quel livello. Al 1° febbraio, il volume del Fondo Nazionale di Ricchezza ha raggiunto 11.97 trilioni di rubli ($122,09 miliardi), equivalente al 5,6% del PIL previsto per il 2025, secondo un rapporto del Ministero delle Finanze russo.
Nel frattempo, la Russia ha intrapreso passi legali per regolare le criptovalute. A fine novembre 2024, il parlamento russo ha approvato una legge che riconosce Bitcoin e altre criptovalute come asset. La legge impone una tassa sul reddito personale del 13–15% sulle transazioni crypto ed è in attesa della firma del Presidente Vladimir Putin per entrare in vigore.
Secondo un rapporto di dicembre 2024 della Banca di Russia, Bitcoin rappresentava il 69% delle detenzioni totali di criptovalute dei russi sugli exchange a settembre 2024.
Finora, la Russia ha adottato un approccio pragmatico a Bitcoin, utilizzandolo nelle transazioni internazionali per contrastare le sanzioni ma astenendosi dall’incorporarlo nelle riserve nazionali.
Dichiarazione di non responsabilità
Tutte le informazioni contenute nel nostro sito web sono pubblicate in buona fede e solo a scopo informativo generale. Qualsiasi azione intrapresa dal lettore in base alle informazioni contenute nel nostro sito web è strettamente a suo rischio e pericolo.