Il calo degli utenti di Solana si incrocia con la scommessa da $50 milioni di Western Union: mossa audace per l’adozione o PR costosa?

Dopo un anno di crescita impressionante nel 2024 e un successivo calo del 60% degli indirizzi attivi giornalieri della rete, Solana sta affrontando uno dei periodi più turbolenti da quando è salita nelle fila delle blockchain di prim’ordine.

Ora, le voci su un accordo da $50 milioni con Western Union per una partnership di sei mesi hanno diviso la community. È una mossa strategica per ampliare l’adozione dei pagamenti nel mondo reale oppure solo una costosa operazione di PR mentre l’attività on-chain di Solana rallenta?

La realtà dietro il calo del 60%: cosa sta perdendo Solana?

Da un punto di vista tecnico, il calo del 60% degli utenti attivi giornalieri è più di una flessione statistica; segnala problemi strutturali più profondi. Il calo può derivare da commissioni più alte durante la congestione della rete, da un’esperienza d’uso del wallet ancora macchinosa e da attacchi MEV (Maximal Extractable Value) sempre più aggressivi che prendono di mira gli utenti retail.

Secondo Haseeb, anche questo calo potrebbe essere collegato all’affievolirsi della frenesia delle meme coin su Solana. Gli utenti attivi giornalieri su Pump.fun (PUMP), un tempo al centro del boom delle meme coin di Solana, sono scesi a circa 120.000.

In questo contesto, alcuni utenti sostengono che la recente forza del prezzo di SOL sia dovuta soltanto ai bot, più che supportata da una reale crescita della rete. A loro avviso, Solana si regge sull’hype e potrebbe perdere momentum una volta che i dati di utilizzo effettivi verranno resi noti. Haseeb è in parte d’accordo, ma resta ottimista riguardo al cambiamento di lungo periodo.

“Solana si sta spostando dall’essere incentrata sulle meme coin a concentrarsi di più sulla DeFi, come ogni altra chain di successo. Transizione sana.” Haseeb ha commentato.

Tuttavia, un’altra analisi su X ha evidenziato l’aumento dei sandwich attack su Solana, un tipo di sfruttamento MEV in cui i bot anticipano (front-run) le operazioni, manipolano i prezzi e catturano lo slippage degli utenti. Questo mina la fiducia e crea la percezione che la rete favorisca gli operatori più sofisticati rispetto agli utenti comuni. Per Solana, ricostruire la fiducia del retail è ora cruciale quanto la sua roadmap tecnica.

L’accordo da $50 milioni tra Solana e Western Union: salto strategico o mossa intempestiva?

L’ultimo punto di scontro nella community è l’accordo tra Solana e Western Union da $50 milioni, a quanto pare suddiviso tra $25 milioni in contanti e $25 milioni in incentivi alla liquidità nell’arco di sei mesi. Alcuni osservatori lo definiscono una “scommessa di marketing”, considerando che Western Union, un colosso finanziario tradizionale, è visto da molti nel settore crypto come una reliquia in declino della finanza centralizzata.

“Western Union è un predatore centralizzato che sta lentamente morendo, un dinosauro che ha costruito il suo impero sull’attrito e su commissioni esorbitanti, e non abbiamo passato un decennio a costruire un’infrastruttura finanziaria on-chain solo per restituire loro le chiavi.” Un utente ha commentato.

Altri prevedono persino che Western Union potrebbe fallire prima di muovere volumi significativi su Solana, a riflesso dello scetticismo della community crypto verso le istituzioni tradizionali che entrano nel mondo della blockchain.

Tuttavia, alcuni analisti adottano una posizione più equilibrata. Come ha fatto notare Ryan, ogni ecosistema spende capitale per attivare partnership, far crescere la base utenti e generare visibilità.

In quest’ottica, l’accordo di Solana con Western Union potrebbe essere una mossa calcolata, soprattutto perché la Fidelity ha recentemente depositato il suo S-1/A finale presso la SEC per un ETF su Solana, segnalando una crescente attenzione istituzionale verso la rete. Collaborare con un marchio di pagamenti riconosciuto a livello globale potrebbe conferire a Solana una maggiore legittimità in vista di potenziali approvazioni di ETF e futuri afflussi.

“Tutta la faccenda di Solana che paga Western Union è stancante. Le fondazioni dispongono di tesorerie per attivare partner all’interno della loro rete. Non hai idea di quali siano i deliverable, quindi non puoi misurare l’ROI di questi accordi. Lasciate che ve lo dica: OGNI ecosistema sta competendo e mettendo dollari sul piatto.” L’analista ha condiviso.

Resta comunque la domanda fondamentale: questo accordo porterà utenti reali e volumi sostenibili? Se dovesse concludersi come una campagna di PR senza una trazione on-chain misurabile, allora il problema centrale di Solana, il calo del coinvolgimento degli utenti, persisterà, esponendola alla concorrenza di blockchain più nuove e in più rapida crescita come Sui, Aptos e Base.

Momentum tecnico e il bivio che ci attende

Da un punto di vista di analisi tecnica, SOL rimane strutturalmente rialzista nel medio termine. Gli analisti osservano che il grafico di Solana somiglia al suo setup del quarto trimestre del 2023, con un forte supporto in area $194 e un potenziale rialzo verso $295–$400, a patto che il trend regga. L’aggiunta di Solana ai portafogli di ETF istituzionali potrebbe incrementare ulteriormente il sentiment e la liquidità.

Eppure, sotto le narrazioni rialziste si nasconde una verità più dura. Solana è a un bivio — in bilico tra partnership di grande portata come Western Union e la realtà del calo degli utenti organici. La prossima fase della blockchain dipenderà dalla sua capacità di trasformare l’hype in adozione sostenibile, attrarre autentica attività retail e rafforzare la fiducia nel suo ecosistema.