Vanguard, il gestore di asset statunitense da 8.000 miliardi di dollari, permetterà a ETF e fondi comuni focalizzati su crypto di essere scambiati sulla sua piattaforma a partire dal 2 dicembre, ponendo fine al suo lungo rifiuto di supportare prodotti di asset digitali.
La decisione segna un grande cambiamento per il secondo più grande gestore di asset al mondo e apre l’accesso regolamentato alle crypto a più di 50 milioni di clienti di intermediazione.
SponsoredVanguard abbandona la sua politica anti-crypto
L’azienda ha confermato che supporterà prodotti che detengono Bitcoin, Ether, XRP, Solana e altre criptovalute regolamentate.
Tuttavia, continuerà a bloccare fondi legati a meme coin e non lancerà propri prodotti di asset digitali.
Vanguard ha speso anni resistendo all’esposizione alle crypto e ha ripetutamente rappresentato Bitcoin e altri asset digitali come speculativi.
L’azienda ha rifiutato ETF su Bitcoin spot dopo il loro debutto nel gennaio 2024 e ha perfino limitato gli acquisti dei clienti di fondi concorrenti.
Per anni, i dirigenti di Vanguard hanno sostenuto che le crypto mancavano di valore intrinseco, non producevano flussi di cassa e non si adattavano alle strategie di pensionamento a lungo termine.
Tuttavia, la domanda persistente ha spinto l’azienda a ripensare la sua posizione. Gli ETF su Bitcoin sono diventati una delle categorie di prodotti in più rapida crescita nella storia dei fondi USA, con IBIT di BlackRock che da solo ha raccolto decine di miliardi in asset.
Sponsored SponsoredQuesta scala, combinata con un costante cambiamento delle preferenze degli investitori, ha indebolito il ragionamento per l’esclusione.
I cambiamenti nella leadership hanno aiutato a sgombrare il cammino
Il cambiamento di politica segue oltre un anno di dibattito interno. L’ex CEO di Vanguard, Tim Buckley, era ampiamente considerato il principale oppositore all’adozione delle crypto.
La sua partenza e la nomina di Salim Ramji— un ex dirigente di BlackRock con esperienza in iniziative blockchain — hanno segnalato un potenziale cambiamento di direzione.
SponsoredRamji non ha spinto l’azienda verso l’emissione dei propri fondi in crypto ma ha sostenuto la concessione di accesso ai clienti a prodotti regolamentati.
Questo passo allinea le crypto con il trattamento di Vanguard di altri asset non centrali, come gli ETF sull’oro.
Le condizioni di mercato non hanno fermato il movimento
Il cambio di rotta arriva durante un profondo crollo delle crypto e pesanti deflussi di ETF dall’inizio di ottobre. Il valore di mercato di Bitcoin è diminuito drasticamente e le posizioni con leva hanno subito pesanti perdite.
Tuttavia, Vanguard ha affermato che gli ETF su asset digitali hanno continuato a operare senza problemi e a mantenere la liquidità durante i periodi di volatilità.
L’azienda ha osservato che i processi operativi per la gestione di prodotti crypto si sono maturati dal 2024. Ha aggiunto che i suoi clienti si aspettano sempre più l’accesso a una vasta gamma di classi di asset attraverso un’unica piattaforma di intermediazione.
Sponsored SponsoredCosa significa la decisione per gli investitori
A partire da martedì, i clienti di Vanguard possono comprare e vendere la maggior parte degli ETF regolamentati su crypto e dei fondi comuni focalizzati su crypto. L’azienda continuerà a analizzare i prodotti per la conformità ed escluderà qualsiasi veicolo legato a memecoin definite dalla SEC.
Vanguard ha sottolineato che non ha piani per costruire offerte proprietarie crypto.
Invece, punta a soddisfare profili di rischio diversificati mantenendo la sua filosofia di prodotto conservativa.
Il passo è probabilmente destinato a rafforzare la legittimità degli asset digitali nella finanza tradizionale. Segna anche un punto di svolta simbolico per un’azienda a lungo considerata la più resistente alle crypto.