Indietro

Twenty One Capital debutta al NYSE, e ora?

sameAuthor avatar

Scritto e revisionato da
Camila Naón

09 dicembre 2025 22:20 CET
Affidabile
  • XXI debutta al NYSE con una tesoreria di Bitcoin da 3,9 miliardi di dollari, ma vede le azioni calare di oltre il 24%.
  • I sostenitori istituzionali danno peso a XXI, tuttavia la debolezza del settore crypto aumenta la pressione sul suo modello.
  • XXI prevede prodotti basati su Bitcoin e iniziative mediatiche, ma gli investitori attendono una reale esecuzione.
Promo

Twenty One Capital ha debuttato alla Borsa di New York (NYSE), approdando nei mercati pubblici con una sostanziosa tesoreria in Bitcoin e, allo stesso tempo, sotto i riflettori.

La sua azione è scesa in modo netto già al primo giorno, sollevando una domanda chiara per investitori e settore: cosa attende un’azienda costruita intorno a Bitcoin durante una fase ribassista del mercato?

Sponsored
Sponsored

Il debutto a Wall Street di un gigante di Bitcoin

Negli scambi con il ticker XXI, la società si presenta sul mercato con più di 43.500 Bitcoin nel bilancio.

Questa partecipazione, dal valore di circa 3,9 miliardi di dollari, rende Twenty One Capital uno dei maggiori detentori aziendali dell’asset. Jack Mallers, co-fondatore della società, ha presentato il listing come un tentativo di dare a Bitcoin un posto definito nei mercati tradizionali. Ha sostenuto che gli investitori meritano accesso a una società costruita interamente sulla logica monetaria di Bitcoin.

Bitcoin è denaro onesto. Ecco perché le persone lo scelgono, ed è il motivo per cui abbiamo costruito Twenty One proprio su di esso”, ha dichiarato Mallers in un comunicato stampa. “Il listing sulla NYSE serve a dare a Bitcoin il posto che merita nei mercati globali, offrendo agli investitori il meglio di Bitcoin: la sua forza come riserva e il potenziale di crescita di un’azienda costruita su di esso.”

Questa non è un’iniziativa marginale. Tether, Bitfinex, SoftBank e Cantor Equity Partners sono alle spalle di XXI, fornendo all’azienda un peso istituzionale che raramente si vede nei lanci di realtà native del mondo Bitcoin.

Cantor Equity Partners arriva da una tradizione importante: è stato costituito come veicolo di acquisizione pubblica, supportato da Cantor Fitzgerald, la società di investimenti guidata da Brandon Lutnick, figlio del Segretario al Commercio USA Howard Lutnick. Questo legame aggiunge un ulteriore livello di pedigree istituzionale all’ingresso di XXI nei mercati pubblici.

Sponsored
Sponsored

Eppure, la prima giornata di scambi è stata difficile, con le azioni in calo di oltre il 24%. Questa reazione indica cautela: probabilmente gli investitori vogliono vedere come XXI intenda operare oltre la sua tesoreria da prima pagina.

I DAT faticano mentre Bitcoin scende

Il debutto di Twenty One Capital arriva in un momento di rinnovata pressione sui mercati crypto.

Il prezzo di Bitcoin è sceso di circa il 30% rispetto al picco di ottobre, e anche le azioni correlate si sono indebolite proporzionalmente.

Nel frattempo, le digital asset treasuries (DAT) sono state particolarmente colpite, dato che la loro valutazione spesso oscilla insieme alle rispettive riserve. Gli analisti ora sottolineano come le DAT debbano dimostrare di offrire di più rispetto alla sola esposizione a Bitcoin. I generosi premi mNAV dei trimestri precedenti si sono ridotti e gli investitori richiedono modelli di business più chiari.

Sponsored
Sponsored

In questo contesto, XXI si trova di fronte a uno scenario difficile per un nuovo listing. Dovrà dimostrare di saper gestire la volatilità e sviluppare operazioni capaci di resistere alle fluttuazioni di Bitcoin.

I piani di crescita attendono la validazione del mercato

Mallers e il suo team hanno dichiarato che l’obiettivo della società è crescere ben oltre la semplice accumulazione.

Sponsored
Sponsored

XXI ha affermato di voler sviluppare strumenti di prestito e prodotti per i mercati dei capitali basati su Bitcoin.

Punta anche alla creazione di iniziative educative e media per favorire l’adozione di Bitcoin su scala più ampia.

Si tratta, per ora, di intenti nelle fasi iniziali e non di linee di business già attive, a testimonianza dell’ambizione dell’azienda di costruire un ecosistema più ampio e non rimanere solo una tesoreria statica.

Se gli investitori accoglieranno o meno questo approccio resta da capire.

Per alcuni XXI potrebbe diventare una realtà di peso nel settore, grazie a profondi legami con il mondo istituzionale. Altri fanno notare la debolezza del mercato crypto e la cautela più generale degli investitori verso i listing frutto di fusioni.

Il debutto rappresenta una tappa significativa, ma la fase successiva dipenderà da risultati concreti più che dalla visione.

Disclaimer

Tutte le informazioni contenute nel nostro sito web sono pubblicate in buona fede e solo a scopo informativo generale. Qualsiasi azione intrapresa dal lettore in base alle informazioni contenute nel nostro sito web è strettamente a suo rischio e pericolo.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato