La senatrice Elizabeth Warren chiede all’amministrazione degli Stati Uniti di riconsiderare la sua decisione di imporre un ritardo di due anni sulle regole fiscali per le criptovalute nel Paese.
“Pur plaudendo alla sostanza dei regolamenti proposti e agli sforzi delle vostre agenzie per garantire che i contribuenti continuino a riportare le attività di criptovaluta, siamo profondamente preoccupati per il fatto che la norma finale non entrerà in vigore prima del 2026″, si legge nella lettera.
SponsoredLa senatrice Warren sollecita un’azione rapida sulle norme fiscali statunitensi in materia di criptovalute
La Warren ha espresso le sue preoccupazioni in una lettera indirizzata a Janet Yellen, segretario al Tesoro degli Stati Uniti, e a Daniel Werfel, commissario dell’Internal Revenue Service (IRS):
“Siamo allarmati dal ritardo autoinflitto di due anni per l’attuazione della norma, che contravverrebbe ai requisiti del bipartisan Infrastructure Investment and Jobs Act, svantaggiando gli americani rispettosi della legge”.
Warren afferma inoltre che il ritardo comporterà per l’amministrazione statunitense la perdita di “miliardi di dollari di entrate”.
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“Nel 2022, secondo le stime degli esperti, il fisco si è lasciato sfuggire circa 50 miliardi di dollari all’anno di entrate fiscali provenienti dal settore delle criptovalute”.
“La proposta di regolamento intende per “asset digitale” “una rappresentazione digitale del valore registrata su un libro mastro distribuito crittograficamente protetto (o una tecnologia simile) “10. La definizione di asset digitale contenuta nella norma ricalca la definizione di legge contenuta nell’Infrastructure Investment and Jobs Act“.
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