I senatori del Paraguay hanno lanciato una proposta di legge per vietare la creazione, la conservazione, lo stoccaggio e la commercializzazione di asset virtuali, nonché l’installazione di fattorie di mining di criptovalute.
Il 3 aprile, al Senato del Paraguay, quattordici senatori hanno presentato la proposta, includendo Colym Gregorio Soroka, Ever Federico e Regina Lizarella.
I senatori del Paraguay vogliono vietare il mining di criptovalute
I senatori sostengono che i minatori di criptovalute “sfruttano” l’energia idroelettrica del Paese e hanno concentrato la loro attività nell’Alto Paraná.
“In [Alto Paraná] sono stati scoperti più di cinquanta locali dedicati ai cripto-asset fino a febbraio 2024”, hanno dichiarato i senatori in una versione tradotta della proposta.
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Questi casi hanno danneggiato l’Amministrazione nazionale dell’energia elettrica (ANDE). Le perdite di ANDE raggiungono i 700 milioni di guaraníes mensili. Annualmente, la quantità è di 420.000 milioni di guaraníes, pari a circa 60 milioni di dollari.
L’iniziativa insiste sulle “connessioni clandestine” nelle farm di crypto mining. Hanno sottolineato che questa attività ruba il 28% del consumo energetico attraverso connessioni irregolari nelle farm di mining.
Inoltre, i senatori non vedono alcuna protezione dei consumatori, prevenzione del crimine, stabilità del mercato, trasparenza, responsabilità o garanzia energetica. Pertanto, l’iniziativa proibisce il mining di criptovalute fino a quando i regolatori non stabiliranno delle regole per questa attività.
I senatori propongono una regolamentazione legale del mining di criptovalute che integri le implicazioni legali, finanziarie e di sicurezza. Ciò include la definizione di una struttura chiara per il consumo e i prezzi dell ‘energia, la garanzia di equità nell’accesso all’energia e alle infrastrutture elettriche e il miglioramento dell’impatto ambientale.
Le azioni entreranno in vigore dopo l’approvazione, anche se l’iniziativa è passata alla Commissione per la Giustizia e la Legislazione del Lavoro.
La mancanza di norme ben definite rappresenta una seria preoccupazione, come hanno dimostrato le recenti azioni dell’ANDE. Il 4 aprile, l’ANDE è intervenuta in una struttura di mining di criptovalute a Ciudad del Este, nell’Alto Paraná, dove è stata trovata una “connessione irregolare”. L’azione di ANDE è stata descritta come un confronto diretto con l’attività illegale.
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La semplice installazione ha causato perdite mensili di 58 milioni di guaraníes e l’attività è punibile fino a 3 anni di carcere.
Il Paraguay è un’oasi per il mining di criptovalute nonostante la sua regolamentazione. BeInCrypto ha riportato che la famosa diga di Itaipu sul fiume Paraná genera ben 14 gigawatt (GW) di energia elettrica. Ciò rappresenta più del 99% dell’approvvigionamento energetico del Paese.
Inoltre, il surplus energetico è diventato la principale attrazione per i minatori di Bitcoin. Questi ultimi trovano nel Paraguay un luogo favorevole per stabilire le loro operazioni.
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