Custodia Bank ha subito una battuta d’arresto dal punto di vista legale, perdendo la sua offerta per un conto master della Federal Reserve a seguito di una sentenza del tribunale a lei sfavorevole.
La decisione rappresenta un altro colpo per il mercato delle criptovalute, con giganti del settore come Coinbase e Ripple che stanno affrontando notevoli ostacoli nelle rispettive cause legali con le autorità statunitensi.
Perché Custodia ha perso la causa
Custodia, con sede nel Wyoming, ha intentato una causa contro la Federal Reserve nel giugno 2022, adducendo notevoli ritardi nell’elaborazione della sua richiesta di un conto master. Dopo che la Federal Reserve ha respinto la richiesta, Custodia ha rivisto le sue richieste sostenendo l’indebita influenza del Federal Reserve Board, che ha guidato la Fed di Kansas City. Inoltre, l’azienda ha sostenuto che la banca centrale non aveva l’autorità per respingere tali richieste.
Tuttavia, il giudice distrettuale del Wyoming Scott Skavdahl non ha condiviso le affermazioni di Custodia. Skavdahl ha affermato la discrezionalità della Federal Reserve nel concedere o negare le richieste di master account.
“Se la posizione di Custodia fosse corretta, significherebbe di fatto che ogni istituto di deposito costituito in base alle leggi di uno Stato, a prescindere da quanto siano solide, ha diritto a un conto master che gli consenta l’accesso diretto al sistema finanziario federale”, ha dichiarato il giudice.
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Questo respinge di fatto il tentativo di Custodia di costringere la banca centrale ad approvare la sua richiesta di master account. Inoltre, Skavdahl ha affermato che Custodia non è riuscita a dimostrare che la Federal Reserve ha violato l’Administrative Procedure Act (APA) quando le ha negato il master account. Di conseguenza, il giudice ha respinto questa richiesta senza pregiudizio, citando una “mancanza di giurisdizione”.
Nonostante la crescente adozione istituzionale, questa battuta d’arresto si aggiunge alle sfide del settore delle criptovalute. Diverse parti interessate hanno descritto la sentenza come “una vittoria per le forze dietro l’operazione Chokepoint 2.0″. Nel frattempo, Custodia ha dichiarato di aver esaminato la sentenza e ha lasciato intendere che potrebbe ricorrere in appello.
“Sfidare le tattiche di forza della Fed è sempre stata una battaglia in salita, ma Custodia Bank rimane impegnata nella nostra visione di creare una banca sicura e tecnologica. Stiamo esaminando la decisione della Corte e tutte le nostre opzioni, includendo l’appello”, ha riportato un portavoce della banca.
Similmente, la senatrice statunitense Cynthia Lummis ha espresso il suo disaccordo con la sentenza. Lummis ha affermato che la sentenza contraddice le leggi approvate dal Congresso degli Stati Uniti. Per questo motivo, la legislatrice ha esortato la Federal Reserve a rispettare la legge concedendo alle Special Purpose Depository Institutions (SPDI) del Wyoming l’accesso ai master accounts.
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