La Corea del Sud ha recentemente rivisto la sua legge sulle donazioni per la prima volta dal 2006. Il 5 maggio, il governo ha ampliato i tipi di beni che i cittadini possono donare agli enti di beneficenza, comprese varie alternative.
È interessante notare che il governo sudcoreano non includerà attualmente criptovalute come Bitcoin nel suo ambito di donazione. Questa decisione ha scatenato la discussione sia tra le parti interessate che tra i cittadini, data la notevole popolarità delle criptovalute a livello nazionale.
Esplorando l’aggiornamento della legge sulle donazioni della Corea del Sud
Il Ministero dell’Interno e della Sicurezza sta guidando le modifiche al decreto di applicazione della legge sulla raccolta e l’uso delle donazioni. Le nuove disposizioni includeranno buoni regalo per grandi magazzini, titoli come azioni quotate, bancomat delle principali piattaforme come Naver e buoni per supermercati.
Inoltre, saranno accettate stablecoin emesse dal governo locale, ancorate al won coreano (KRW) e buoni regalo elettronici basati su blockchain.
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Spicca l’esclusione delle criptovalute, soprattutto considerando l’elevata adozione di criptovalute e il tasso di trading del paese. Inoltre, il Ministero non ha fornito motivazioni esplicite per tale decisione. Pertanto, lascia spazio alla speculazione.
Tuttavia, altri metodi per facilitare le donazioni vedranno miglioramenti significativi. A partire da luglio, i sudcoreani possono utilizzare tecnologie avanzate come i sistemi di risposta automatica (ARS) per le donazioni.
Le modifiche mirano inoltre a introdurre un maggior numero di piattaforme di donazione online e a semplificare il processo con una maggiore accessibilità ed efficienza. Questi cambiamenti sottolineano l’impegno del governo a sfruttare la tecnologia per sostenere le attività filantropiche e garantire che vari beni possano essere utilizzati per il bene pubblico.
La tendenza globale delle donazioni in criptovalute è in netto contrasto con l’approccio normativo della Corea del Sud. Ad esempio, l’ente di beneficenza umanitario British Red Cross ora accetta donazioni in oltre 70 diverse criptovalute.
Inoltre, un recente rapporto di The Giving Block indica che oltre 2 miliardi di dollari in criptovalute sono stati donati in beneficenza a partire da gennaio 2024. Queste donazioni includevano importanti criptovalute come Bitcoin, Ethereum e USDC.
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“USDC è stato l’asset più donato che abbiamo elaborato per enti di beneficenza nel 2023 (per il secondo anno consecutivo)”, ha evidenziato The Giving Block nel suo rapporto.
Le donazioni in criptovalute hanno già fatto notizia per il loro contributo di grande impatto. Ad esempio, il co-fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, ha donato 20 milioni di dollari in token Shiba Inu (SHIB) per aiutare gli sforzi di soccorso contro il Covid-19. Inoltre, l’Ucraina ha raccolto con successo oltre 70 milioni di dollari in donazioni crypto durante il conflitto con la Russia.
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