Rostin Behnam, il presidente della CFTC, ha annunciato che si dimetterà il giorno dell’inaugurazione di Trump. Behnam ha preso alcune decisioni ostili verso l’industria Web3 e crypto, ma il suo principale obiettivo l’ha supportata.
Anche il presidente della SEC, Gary Gensler, si dimetterà lo stesso giorno, presentando una grande opportunità per i leader pro-crypto in posizioni chiave di regolamentazione.
Behnam si dimetterà dalla CFTC
Behnam ha dichiarato la sua intenzione di dimettersi in un comunicato stampa della CFTC, che ha anche pubblicato sui social media. Rostin Behnam è uno dei maggiori regolatori finanziari negli Stati Uniti, e la sua assenza potrebbe creare un’opportunità per spingere verso regolamentazioni più pro-crypto.
Dopo aver lasciato questo ruolo, uscirà completamente dalla Commissione all’inizio di febbraio.
“Come presidente, ho guidato l’agenzia con un focus sull’identificazione, valutazione e gestione dei rischi nei nostri mercati regolamentati. Inoltre, ho preso azioni ancorate alla costruzione del consenso e verso l’istituzione di adeguate barriere per minimizzare le interruzioni, mantenere un campo di gioco equo per tutti gli stakeholder e adempiere alla nostra missione e scopo,” ha affermato Behnam.
Sebbene Behnam non abbia fatto riferimento diretto all’industria crypto, queste osservazioni sembrano molto più concilianti rispetto a quando Gary Gensler ha annunciato le sue dimissioni.
Gensler è stato presidente della SEC dal 2021, e lascerà l’incarico lo stesso giorno di Behnam. Con queste due figure fuori scena, potrebbe esserci una grande opportunità per rimodellare la politica crypto negli Stati Uniti.
Behnam non è stato necessariamente una figura anti-crypto durante il suo mandato alla CFTC. Alcune delle sue azioni sono state effettivamente positive per l’industria. Ad esempio, ha richiesto ulteriori poteri per combattere le frodi crypto nel 2023. Ha poi segnalato che potrebbe dover reprimere le frodi l’anno successivo.
Inoltre, l’elemento distintivo della sua agenda crypto era il suo desiderio che la CFTC assumesse il ruolo della SEC come principale regolatore del settore.
“Dopo anni di suppliche al Congresso per regolare le crypto e affrontare FTX e altri, si sta dimettendo. La sua agenzia ha speso troppe risorse per perseguire crimini crypto—oltre il 49% delle loro azioni di enforcement nel 2023 era legato alle crypto,” ha postato Mario Nawfal su X (precedentemente Twitter).
Nel luglio 2024, Behnam ha affermato che 70-80% degli asset crypto non sono titoli. Pertanto, ha sostenuto che la CFTC dovrebbe avere giurisdizione su di essi.
Tradizionalmente, la CFTC è molto più flessibile rispetto alla SEC, quindi l’industria ha supportato questa idea. Dopo la vittoria elettorale di Trump, ha ribadito questi commenti, segnalando la volontà di cooperare su questo tema.
Tuttavia, per ragioni poco chiare, Behnam si dimetterà invece di portare avanti questa visione. Un indizio potrebbe essere la sua battaglia contro Kalshi e altri mercati di previsione legati alle elezioni, che sono difficili da accedere negli Stati Uniti.
In un’intervista con Bloomberg, Behnam ha descritto questo come una battaglia persa e ha detto che non voleva che la CFTC diventasse un “poliziotto delle elezioni”.
Per tradizione, non più di tre dei cinque commissari della CFTC possono provenire dallo stesso partito politico. Behnam è uno dei tre democratici, quindi Trump può scegliere qualsiasi candidato qualificato di entrambi i partiti per sostituirlo.
Chiunque scelga, sembra sicuro supporre che sarà un alleato dell’industria.
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