L’ex capo della Financial Conduct Authority (FCA) del Regno Unito, Charles Randell, ha dichiarato di aver subito pressioni politiche per accogliere le imprese di criptovalute. La retorica prevalente riguardava il fatto che il Regno Unito si stava perdendo un'”attività innovativa” che stava prendendo piede in altre giurisdizioni.
Randell, che si è dimesso in primavera, ha dichiarato che molte delle aziende a cui non è stato permesso di operare sono ora oggetto di indagini da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Senza fare nomi, la FCA ha negato a Binance e FTX le licenze per operare nel Regno Unito, entrambe legate a controversie in corso negli Stati Uniti.
L’ex capo della FCA ha ammonito a non muoversi troppo velocemente
Parlando a una conferenza ospitata dalla Prudential Regulation Authority della Banca d’Inghilterra, Randell ha riflettuto che:
“… tutte le prove che avevamo alla FCA erano che non era una buona idea”.
Ha affermato che la saga ha evidenziato la sfida di regolamentare il settore impedendo al contempo che esso venga catturato dall’industria o dalla politica. I pubblici ministeri statunitensi hanno accusato l’ex amministratore delegato di FTX, Sam Bankman-Fried, di diverse frodi e violazioni delle leggi sul finanziamento delle campagne elettorali.
Per saperne di più sul crollo dell’impero FTX di Bankman-Fried, leggi qui.
Durante il suo incarico presso l’agenzia, Randell aveva messo in guardia dall’affrettarsi a fare del Regno Unito un hub per le criptovalute. In un discorso dell’epoca, Randell ha sostenuto la necessità di un regolatore “indipendente” per implementare “forti salvaguardie” per proteggere gli investitori.
I suoi commenti hanno fatto seguito a un discorso del Segretario al Tesoro John Glen che ha delineato una tabella di marcia del governo per attrarre e far crescere le startup cripto. L’ex cancelliere e attuale primo ministro Rishi Sunak ha promosso per la prima volta il progetto di trasformare il Regno Unito in un “hub globale” per le criptovalute nell’aprile 2022.
La regolamentazione delle criptovalute progredisce, ma l’attenzione politica si sposta sull’IA
Finora, la FCA ha respinto le richieste della maggior parte delle società di criptovalute di ottenere licenze nel Regno Unito. Nella maggior parte delle domande respinte, la FCA ha addotto come motivazione l’inadeguatezza dei controlli sul riciclaggio di denaro.
Da allora, tuttavia, Re Carlo ha dato il suo assenso reale a un disegno di legge che designa il trading di criptovalute come attività regolamentata. Tale legge conferisce al Tesoro del Regno Unito, alla FCA, alla Banca d’Inghilterra e al Payments Systems Regulator poteri di regolamentazione.
Per capire lo stato della regolamentazione globale delle criptovalute, consultate il nostro primer qui.
Il Ministro dei Servizi Finanziari Andrew Griffith ha dichiarato ad aprile che le regole potrebbero richiedere altri 12 mesi per essere finalizzate. La Commissione giuridica del Regno Unito ha proposto linee guida sulla proprietà che considerano le criptovalute come beni protetti dal diritto di proprietà.
Nel frattempo, sembra che l’attenzione politica si sia spostata dalle criptovalute all’intelligenza artificiale (AI). A novembre Sunak ospiterà una riunione di accademici e dirigenti di Google, DeepMind e OpenAI per discutere del futuro dell’IA.
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