Stuart Alderoty, Chief Legal Officer di Ripple, ha criticato l’appello della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti come un’altra “svolta ipocrita” da parte dell’autorità di regolamentazione dopo aver insistito per anni sul fatto che “le regole sono chiare e devono essere rispettate”.
La dichiarazione giunge alla luce del fatto che la SEC ha affermato, nel suo ultimo deposito, che il Secondo Circuito deve rivedere i “nodosi problemi legali” nell’applicazione del test di Howey.
La SEC risponde a Ripple
La SEC ha discusso i nodosi problemi legali nella sua mozione dell’8 settembre, sollecitando la Corte a certificare il suo appello interlocutorio.
L’autorità di vigilanza sostiene che due tribunali distinti all’interno dello stesso distretto sono giunti a conclusioni giuridiche diverse sulla stessa questione. Inoltre, ha notato che altri tribunali stanno deliberando su questioni legali simili.
La SEC sostiene che permettere l’appello ed emettere una sospensione sarebbe prudente. Ha proseguito affermando che ciò non gioverebbe solo a lei, ma anche a Ripple e a tutte le parti coinvolte, conservando risorse preziose.
Inoltre, la SEC sottolinea che tale ricorso potrebbe aprire la porta a Ripple per richiedere un riesame da parte della Corte d’Appello in merito alle vendite istituzionali. Nel frattempo, l’autorità di regolamentazione ha osservato che l’opposizione della società di criptovalute al suo appello potrebbe essere uno stratagemma per continuare a vendere XRP.
“La SEC, in quanto ricorrente, ha un interesse istituzionale alla risoluzione efficiente di questo caso. I difensori non lo fanno. Cercano di prolungare questo contenzioso (come hanno già promesso di fare), presumibilmente per poter continuare a vendere XRP sui mercati pubblici (come ammettono tacitamente)”.
Tuttavia, le argomentazioni di risposta dell’autorità di vigilanza finanziaria hanno suscitato critiche da parte di altre parti interessate. L’avvocato James Fillan ha definito risibile l’argomentazione della SEC secondo la quale la sospensione del procedimento consentirebbe di risparmiare risorse.
Ripple acquista Fortress Trust
Nonostante i problemi legali, Ripple ha completato l’acquisto della startup di infrastrutture Web3 Fortress Trust per una somma non rivelata.
In una dichiarazione dell’8 settembre, Ripple ha affermato che l’acquisto ha contribuito ad ampliare le sue licenze normative includendo una licenza fiduciaria del Nevada. L’azienda ha dichiarato di essere in possesso di una licenza BitLicense di New York, di più di 30 licenze per trasmettitori di denaro negli Stati Uniti e di una licenza Major Payment Institution di Singapore.
Il presidente di Ripple, Monica Long, ha dichiarato che l’acquisto aiuterà l’azienda a costruire e fornire le migliori esperienze per i clienti delle imprese che utilizzano le sue soluzioni di infrastruttura crittografica. Questo sentimento è stato condiviso anche da Brad Garlinghouse, amministratore delegato della società di criptovalute, che ha aggiunto che:
“[Fortress Trust] accelererà l’attività [di Ripple] e continuerà a far valere il nostro vantaggio nelle aree critiche per l’infrastruttura crittografica”.
Questi sviluppi non hanno influito sull’andamento del prezzo di XRP nelle ultime 24 ore. Secondo i dati di BeInCrypto, l’asset digitale è in rialzo dello 0,75% a 0,5027 dollari al momento della stampa.
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