La Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense ha rinviato ancora una volta la decisione sulle richieste di ETF su Bitcoin presentate dai principali colossi finanziari BlackRock, Valkyrie e Bitwise.
Questa proroga, che indica un approccio normativo prudente, riflette la crescente riflessione sull’intreccio tra finanza tradizionale e criptovalute.
La SEC ritarda l’ETF Bitcoin Spot di BlackRock, e altro ancora
La decisione della SEC è scaturita dalla preoccupazione riguardo a potenziali pratiche fraudolente e manipolative. Di conseguenza, ha evidenziato la richiesta di una revisione più approfondita delle implicazioni legali e politiche contenute in queste applicazioni.
L’agenzia, invitando il pubblico a fornire ulteriori commenti, ha posto domande sulla solidità della liquidità del mercato dei Bitcoin. Si è inoltre interrogata sulla trasparenza e sull’efficacia di un accordo di condivisione della sorveglianza proposto con Coinbase per arginare le frodi.
Questa narrazione rispecchia il cauto ottimismo dello spettro finanziario tradizionale nei confronti del Bitcoin. BlackRock, un’entità imponente con 98 miliardi di dollari di asset in gestione, incarna questo cambiamento. Il suo amministratore delegato, Larry Fink, che un tempo relegava il Bitcoin allo status di schema Ponzi, ora lo annuncia come un concorrente delle valute fiat.
“Se si guarda al valore del dollaro USA, a quanto si è deprezzato negli ultimi due mesi e a quanto si è apprezzato negli ultimi cinque anni… Un prodotto crittografico internazionale può davvero trascendere tutto questo”, ha detto Fink.
Una tavola rotonda condotta da Rob Nelson ha svelato questa accettazione in evoluzione, indicando un cambiamento istituzionale più ampio. Il co-panelist David Zell ha evidenziato trasformazioni degne di nota, come il viaggio di Michael Saylor da scettico nei confronti del Bitcoin a convinto sostenitore.
L’effetto a catena di tali approvazioni, come analizzato da Grant McCarty del Bitcoin Policy Institute, attenua le riserve degli investitori medi. Ciò è particolarmente importante quando colossi dell’investimento tradizionale come BlackRock e Fidelity si avventurano negli ETF sul Bitcoin, segnalando una crescente accettazione.
“C’è un crescente riconoscimento del fatto che il Bitcoin occupa una posizione distinta, separandosi dalla miriade di token ed ecosistemi”, ha detto McCarty.
Il discorso prende una piega futuristica: analisti come Crypto Rover prevedono un’impennata del valore del Bitcoin se la richiesta di ETF di BlackRock otterrà l’approvazione delle autorità. Rover vede infatti il Bitcoin schizzare oltre i 200.000 dollari.
Questo, tra gli altri aspetti, incarna la fiducia riposta in BlackRock. Si tratta di un’entità che in passato è stata richiesta dal governo statunitense come consulente durante la crisi finanziaria del 2008.
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