Sia Ripple Labs che la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti hanno offerto la propria disponibilità a procedere con l’appello nel secondo trimestre del 2024.
Ripple ha presentato un calendario flessibile alla corte federale statunitense, dichiarandosi pronta a procedere in qualsiasi momento. Tuttavia, la SEC ha specificato alcuni vincoli sulla sua disponibilità.
Progressi verso l’ottenimento di una data per l’appello della SEC contro Ripple
In due lettere distinte inviate al giudice Torres della Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York, Ripple e la SEC hanno entrambe manifestato l’intenzione di procedere con l’appello nel secondo trimestre del 2024.
Il 17 agosto, il tribunale ha approvato la richiesta della SEC di presentare un appello interlocutorio nella causa contro Ripple. Ciò avviene dopo la sentenza del 13 luglio che ha portato a una parziale vittoria sia della SEC che di Ripple.
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Il tribunale ha classificato XRP, il token nativo di Ripple, come un titolo per le vendite istituzionali. Tuttavia, ha escluso la classificazione per le vendite ai singoli investitori. La SEC intende sostenere che si tratta di fatto di un titolo per entrambi.
Nella lettera del 23 agosto al giudice Torres, Ripple Labs rimane fiduciosa nell’appello, indicando un calendario vuoto nel secondo trimestre del 2024:
“L’imputato Ripple non ha date di sospensione ed è disponibile per il processo per tutto il secondo trimestre del 2024”.
Ciò avviene dopo che Brad Garlinghouse ha espresso la fiducia che un appello servirebbe solo a consolidare il fatto che XRP non è un titolo.
Nel frattempo, la SEC ha bloccato 19 giorni nel trimestre, circa il 21% del periodo, come indicato nella lettera al giudice Torres:
“La Commissione è disponibile per il processo durante i mesi di aprile, maggio e giugno 2024, con le eccezioni del 15 aprile fino al 19 aprile, del 1° maggio fino al 7 maggio e del 27 maggio fino al 31 maggio”.
Il futuro di Ripple
Nel dicembre 2020, la SEC ha intentato una causa contro Ripple, che è andata avanti per circa 2,5 anni. Il recente verdetto, che ha stabilito che XRP non è un titolo quando viene scambiato su borse pubbliche, è stato ben accolto dall’industria delle criptovalute. Tuttavia, la SEC non ha perso tempo nel dichiarare la sua intenzione di impugnare la decisione attraverso un ricorso.
La SEC ha fatto sapere che la decisione potrebbe avere implicazioni per l’azione legale in corso contro le borse di criptovalute Binance e Coinbase. Entrambe le azioni legali denunciano violazioni della sicurezza simili.
Appena una settimana dopo il verdetto, il 22 luglio, il team legale della SEC ha segnalato i propri sforzi per preparare un appello:
“Lo staff della SEC sta valutando le varie strade disponibili per un’ulteriore revisione e intende raccomandare alla SEC di chiedere tale revisione”.
Brad Garlinghouse, CEO di Ripple, ha dichiarato in precedenza che la società ha speso circa 200 milioni di dollari in spese legali nella sua battaglia contro la SEC.
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