Il gestore di asset crittografici CoinShares ha lanciato una nuova divisione di hedge fund per corteggiare gli investitori americani. L’attività si rivolgerà agli investitori accreditati e integrerà il portafoglio di prodotti negoziati in borsa (ETP) della società.
Secondo l’amministratore delegato di CoinShares, Jean-Marie Mognetti, gli alti tassi di interesse offrono interessanti opportunità di sovraperformare i mercati.
“Il mercato, l’ambiente macro è molto fertile per questo, a causa della politica monetaria, della volatilità e dell’incertezza macro”, ha dichiarato.
Il deposito di CoinShares segue il blitz normativo della SEC
Pur non avendo rivelato i dettagli della nuova divisione, CoinShares ha presentato in estate alla Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense i documenti per il lancio di due fondi feeder incentrati su Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH). La società non ha reso noto l’approccio di investimento del nuovo hedge fund.
In agosto, la SEC ha votato per obbligare l’industria dei fondi privati da 27.000 miliardi di dollari, compresi i fondi di private equity, venture capital e hedge fund, a rilasciare relazioni trimestrali sulle performance e sulle spese. L’iniziativa è stata concepita per proteggere gli investitori da pratiche potenzialmente scorrette e dannose da parte dei gestori di fondi.
Secondo Elizabeth Shea Fries, partner specializzato in fondi d’investimento presso lo studio legale Sidley Austin LLP, la misura aumenterebbe significativamente i costi dei fondi. In seguito, la SEC ha stimato in circa 961 milioni di dollari i costi annuali di conformità alle nuove norme.
Gli investitori accreditati faticano a investire nei fondi di criptovalute
Il tentativo di Wall Street di inserire le criptovalute in fondi negoziati in borsa (ETF) per gli investitori americani non ha ancora dato i suoi frutti. La SEC ha chiesto ai richiedenti di ETF spot di migliorare la sorveglianza del mercato per combattere la manipolazione, ma ha poi ritardato la decisione sui depositi rivisti.
Inoltre, l’analista senior di K33 Vetle Lunde ha dichiarato che i principali fondi cripto che seguono i futures e altri derivati cripto hanno registrato la quinta settimana di deflussi. Secondo Lunde, la correlazione tra asset crittografici e azioni è scesa dai massimi del mercato orso.
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Di conseguenza, è improbabile che le future decisioni della Fed e altri eventi macro abbiano un impatto significativo sui mercati delle criptovalute come nel 2022, osserva Lunde.
“Nel corso dell’anno abbiamo visto che le correlazioni tra Bitcoin, Dollar Strength Index e azioni statunitensi sono diminuite. Le correlazioni sono ora quasi nulle. Stiamo per raggiungere un’area simile a quella in cui ci trovavamo prima del COVID-19″, ha affermato.
Qui potete capire le differenze tra criptovalute e azioni.
L’aumento dei tassi della Federal Reserve sembra spingere gli investitori americani ad abbandonare le criptovalute e ad orientarsi verso investimenti meno rischiosi come i titoli di Stato a lungo termine. La mossa ha scatenato la preoccupazione che il tasso mensile di accumulo del debito del governo statunitense sia andato fuori controllo.
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