Il responsabile delle unità Crypto Assets e Cyber della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense, David Hirsch, ha confermato che l’agenzia sta portando avanti un’azione legale contro diverse aziende. Oltre alle società centralizzate come Coinbase e Binance, l’agenzia non ha escluso di perseguire le piattaforme di finanza decentralizzata (DeFi).
Parlando al Securities Enforcement Forum Central di Chicago, Hirsch ha affermato che l’etichetta di “DeFi” non li dissuaderà dallo svolgere il loro lavoro. Tuttavia, ha ammesso che l’agenzia non ha le risorse per perseguire tutti i token che ritiene violino le attuali leggi sui titoli.
La storia della SEC nell’applicazione della DeFi
La prima azione della SEC contro una piattaforma di finanza decentralizzata ha accusato due Floridiani, Gregory Keough e Derek Acree, e la loro società Blockchain Credit Partners di aver venduto due token come titoli non registrati. I partner commerciali hanno accettato di cessare le attività e di pagare risarcimenti per 12.849.354 dollari, oltre a 125.000 dollari di sanzioni.
All’epoca, il capo della SEC che si occupa di perseguire i prodotti finanziari complessi, Daniel Michael, ha dichiarato:
“Le leggi federali sui titoli si applicano con la stessa forza a frodi secolari avvolte nella più recente tecnologia di oggi”.
Nel 2022, la maggior parte delle azioni di enforcement dell’agenzia ha riguardato le Initial Coin Offerings. I progetti di criptovaluta utilizzano le ICO per vendere nuovi token per raccogliere fondi, un’attività che la SEC definisce un’offerta di titoli non registrata.
Più recentemente, la SEC ha avviato azioni legali contro LBRY, una piattaforma decentralizzata per la creazione e la condivisione di contenuti, e contro Richard Heart, il fondatore dell’ecosistema PulseChain. La SEC ha vinto la causa contro LBRY dopo che i tribunali hanno stabilito che il suo token LBC era un titolo non registrato.
Scoprite qui le principali differenze tra la DeFi e la finanza centralizzata.
La SEC suggerisce che Binance e Coinbase erano solo l’inizio
A differenza di quanto accade per le azioni legali contro le aziende tradizionali, che di solito si affrettano a trovare un accordo con l’agenzia, le società di criptovalute spesso scelgono di andare in giudizio. Questo mette a dura prova le risorse dell’agenzia, ha detto Hirsch.
Per un elenco delle alternative a Binance, vedere qui.
All’inizio di quest’anno la SEC ha citato in giudizio Binance per aver presumibilmente ingannato le autorità di regolamentazione e gestito male i fondi dei clienti. In seguito ha avviato un’azione esecutiva contro Coinbase per aver operato come broker-dealer non registrato.
Secondo Hirsch, la SEC sta indagando sugli intermediari per gli investitori in criptovalute, tra cui broker, dealer, exchange, agenzie di clearing, “o qualsiasi altro soggetto attivo in questo spazio”, che ricade sotto la sua giurisdizione. Sta esaminando le entità che non hanno rispettato i requisiti normativi e di divulgazione per gli investitori.
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