È iniziata la corsa alla riduzione delle commissioni per i fondi negoziati in borsa (ETF) sull’Ethereum spot, mentre i richiedenti riducono aggressivamente i costi per attirare gli investitori.
Gli esperti notano che le guerre delle commissioni sono comuni nel settore degli ETF, in quanto gli emittenti tendono a ridurre i loro rapporti di spesa per attirare gli afflussi. Il settore delle criptovalute lo ha sperimentato in prima persona durante il processo di approvazione di gennaio degli ETF Bitcoin spot da parte della SEC.
Guerra delle commissioni per gli ETF ETH all’orizzonte
Eric Balchunas, analista di ETF di Bloomberg, ha osservato che il settore ha visto il suo “colpo d’apertura nella guerra delle commissioni degli ETF ETH”. Ciò è avvenuto dopo che Franklin Templeton ha presentato la sua richiesta di revisione alla SEC il 31 maggio, introducendo una commissione dello 0,19% per il suo ETF spot su Ethereum proposto. Inoltre, la società ha dichiarato che rinuncerà alle commissioni sui primi 10 miliardi di dollari di asset per i primi sei mesi.
“La commissione dello Sponsor matura quotidianamente a un tasso annualizzato pari allo 0,19% del valore patrimoniale netto del Fondo ed è pagabile almeno trimestralmente in via posticipata in dollari USA o in natura o in una combinazione di questi. Lo Sponsor può, a sua esclusiva discrezione e di volta in volta, rinunciare a tutta o a una parte della Commissione di sponsorizzazione per determinati periodi di tempo”, si legge nel documento.
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Di conseguenza, questa azione ha suscitato speculazioni sul fatto che il mercato dell’Ethereum ETF sperimenterà una propria “guerra delle commissioni” tra i richiedenti. Nate Geraci, presidente di ETF Store, ha affermato che la commissione del mini-trust ETH di Grayscale sarà la “commissione più interessante da osservare”. L’opinione di Geraci non sorprende, considerando che il fondo Bitcoin della società d’investimento ha subito notevoli deflussi a causa delle sue commissioni elevate rispetto ai concorrenti.
“Stanno puntando alla giugulare o no? In ogni caso, è chiaro che gli ETF ETH a pronti avranno lo stesso prezzo degli ETF BTC a pronti”, ha pubblicizzato Geraci.
Mentre l’attenzione della comunità sembra fissata sull’imminente guerra delle commissioni, altri richiedenti di ETF ETH hanno aggiornato i loro depositi presso la SEC. Il cambiamento più significativo è avvenuto con la domanda di 21Shares, che ha eliminato ogni riferimento ad Ark Invest. L’ETF è stato rinominato da“Ark 21Shares Ethereum ETF” a “21Shares Core Ethereum ETF”.
In risposta a questo cambiamento, Ark Invest ha riportato che crede nel potenziale di Ethereum e sta cercando modi efficienti per fornire ai suoi investitori l’accesso all’asset.
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“ARK crede nel suo potenziale di trasformazione e nel valore a lungo termine della blockchain Ethereum ma, al momento, non intende procedere con un ETF su Ethereum. Continueremo a valutare modi efficienti per fornire ai nostri investitori un’esposizione a questa tecnologia innovativa in modo da sfruttarne appieno i vantaggi”, ha dichiarato ARK.
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