Elon Musk, l’imprenditore anticonformista che ha acquisito Twitter e l’ha ribattezzato X, ha annunciato l’intenzione di introdurre una tariffa mensile nominale per l’utilizzo della piattaforma. L’obiettivo è quello di scoraggiare la dilagante attività dei bot, che è diventata un problema per i social network.
Questa mossa fa seguito a una candida discussione con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha suggerito che limitare l’uso dei bot su X potrebbe essere una misura efficace contro l’antisemitismo.
Twitter X potrebbe essere presto dietro un muro a pagamento
La proposta di Musk di un “livello inferiore di prezzi” mira ad aumentare il costo di gestione dei bot, che attualmente operano a “una frazione di un centesimo”.
Nelle parole di Musk, una piccola tassa d’uso renderebbe il costo effettivo della creazione di un gran numero di bot “molto alto”, aggiungendo che si tratta di “l’unico modo in cui riesco a pensare”,
“L’unico modo che mi viene in mente per combattere vasti eserciti di bot”.
Questa potrebbe essere una svolta nella lotta contro gli eserciti di bot. Queste sofisticate reti di bot hanno sfruttato la piattaforma per scopi dannosi, tra cui la diffusione di discorsi di odio e la realizzazione di truffe di criptovalute:
Tuttavia, il problema dei bot non è limitato solo a X. I truffatori hanno sfruttato piattaforme di social media come Instagram, TikTok e X utilizzando sofisticate tecnologie AI. In particolare, amano creare video deepfake di personaggi famosi come lo stesso Musk.
Queste pratiche ingannevoli hanno portato a perdite significative per le vittime ignare. La promessa di omaggi in criptovaluta e altri schemi fraudolenti attirano molte di queste vittime.
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Come spazzare via i bot?
Il passaggio a un modello “pay-to-play” per X è una mossa strategica per combattere i bot. Potrebbe anche essere un passo necessario verso la monetizzazione. Prima dell’acquisizione da parte di Musk, Twitter aveva registrato una perdita impressionante di 344 milioni di dollari.
Gli sforzi dell’imprenditore per monetizzare la piattaforma hanno incluso il lancio di X Blue. Questo servizio premium offre funzionalità aggiuntive per il popolare servizio TweetDeck, con una versione a pagamento chiamata XPro.
Il modello a pagamento proposto da Musk per X ha suscitato reazioni contrastanti. Alcuni utenti hanno lodato la mossa come un passo coraggioso verso una piattaforma priva di bot. Altri, invece, hanno espresso la preoccupazione che la piattaforma diventi meno accessibile al grande pubblico.
Considerando le crescenti minacce poste dagli eserciti di bot e la necessità di flussi di entrate sostenibili, il piano di Musk potrebbe essere un passo avanti necessario.
La strategia di Musk per combattere gli eserciti di bot e monetizzare X potrebbe costituire un precedente per altre piattaforme di social media alle prese con sfide simili. Resta da vedere se questa mossa riuscirà a contenere efficacemente l’attività dei bot e a generare un flusso di entrate costante per X.
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