Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti lancia una task force per l’IA generativa

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Il Vicepresidente della Difesa degli Stati Uniti ha approvato la “Task Force Lima” per esplorare i casi di utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa (IA) per migliorare la sicurezza nazionale e le iniziative di difesa.

L’intelligenza artificiale generativa ha già migliorato il lavoro in vari settori. Le aziende hanno iniziato a utilizzarla attivamente per aumentare la loro produttività.

L’intelligenza artificiale generativa potenzia la sicurezza nazionale

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato la creazione di una task force sull’IA generativa. Con i cambiamenti tecnologici, settori critici come quello della difesa devono rimanere alla pari o in vantaggio rispetto agli avversari.

Il capitano della Marina statunitense e comandante della missione Task Force Lima, M. Xavier Lugo, ha dichiarato:

“L’adozione dell’intelligenza artificiale nella difesa non riguarda solo la tecnologia innovativa, ma anche il rafforzamento della sicurezza nazionale.

Il Dipartimento della Difesa riconosce il potenziale dell’intelligenza artificiale generativa per migliorare significativamente l’intelligence, la pianificazione operativa e i processi amministrativi e aziendali. Tuttavia, un’implementazione responsabile è fondamentale per gestire efficacemente i rischi associati”.

Questo sviluppo arriva dopo che il Pentagono degli Stati Uniti ha testato il mese scorso i modelli di grandi lingue (LLM), scoprendo che l’IA è in grado di completare in 10 minuti alcuni compiti che normalmente richiederebbero ore o addirittura giorni.

Gli strumenti di IA generativa producono output come testo, immagini e audio/video sulla base di determinate istruzioni. Chatbot come ChatGPT di OpenAI, Bard di Google e il generatore di immagini Midjourney sono esempi di strumenti di IA generativa.

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Guerra fredda dell’IA con la Cina

Gli Stati Uniti hanno lanciato una task force per l’intelligenza artificiale generativa nel contesto della guerra fredda in corso con la Cina. Mercoledì scorso, il governo Biden ha emanato un ordine per vietare alle società di private equity e venture capital di investire in aziende cinesi di calcolo quantistico, chip avanzati e IA.

Gli Stati Uniti vogliono inoltre limitare le esportazioni di chip di intelligenza artificiale in Cina.

Il governo ritiene che i progressi della Cina in questi settori possano comportare “rischi significativi per la sicurezza nazionale”. La Cina ha criticato gli ordini e ha dichiarato che prenderà delle contromisure.

Con la guerra dei chip AI in corso, anche altri Paesi come il Giappone vogliono rafforzare la loro posizione. A luglio, BeInCrypto ha riferito che il Giappone ha stanziato 6,4 miliardi di dollari per acquisire un produttore di fotoresistenze con una quota globale superiore al 30%.

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Harsh Notariya è un giornalista di BeInCrypto, che scrive di vari argomenti, includendo le reti decentralizzate di infrastrutture fisiche (DePIN), la tokenizzazione, gli airdrop di criptovalute, la finanza decentralizzata (DeFi), i memecoin e le altcoin. Prima di entrare in BeInCrypto, è stato consulente della comunità presso Totality Corp, specializzandosi nel metaverso e nei token non fungibili (NFT). Inoltre, Harsh è stato scrittore e ricercatore di contenuti sulla blockchain presso...
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