Il boss della borsa di criptovalute Thodex è stato condannato giovedì da un tribunale turco a quasi 11.000 anni di carcere.
Faruk Fatih Ozer è stato condannato insieme alla sorella, Serap Ozer, e al fratello, Guven Ozer, dopo essere stato riconosciuto colpevole di frode aggravata, gestione di un’organizzazione criminale e riciclaggio di denaro.
Il crollo di Thodex ha colpito 400.000 utenti
Thodex era uno dei maggiori exchange di criptovalute della Turchia fino alla sospensione delle operazioni nell’aprile 2021. Quasi 400.000 utenti si sono trovati nell’impossibilità di prelevare fondi, il che li ha portati a sporgere denuncia per frode.
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Inizialmente, la borsa aveva annunciato di aver “chiuso temporaneamente” a causa di una “fluttuazione anomala nei conti della società”. Ma Ozer è fuggito dal Paese dopo aver dichiarato di essere in viaggio per incontrare investitori stranieri.
Durante le indagini, le autorità hanno scoperto che Ozer avrebbe frodato i clienti di Thodex per circa 2 miliardi di dollari. Contemporaneamente, l’Interpol ha emesso un avviso rosso contro di lui per la sua cattura.
Dopo una caccia all’uomo durata due anni, gli investigatori hanno infine rintracciato Ozer, l’amministratore delegato di Thodex, nella città costiera albanese di Valona.
Ad aprile lo hanno estradato in Turchia, dove è stato processato insieme ai suoi fratelli e ad altri quattro dirigenti. In totale, 21 imputati rischiano condanne per oltre 40.000 anni.
La criptovaluta sta guadagnando terreno in Turchia
Il 9° tribunale penale pesante dell’Anatolia ha assolto 16 imputati e ne ha rilasciati altri quattro già in carcere per mancanza di prove.
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Le criptovalute sono diventate una forma di investimento sempre più popolare in Turchia. Soprattutto come copertura contro l’inflazione dilagante e in seguito alla svalutazione della lira.
Secondo un sondaggio, gli investitori stanno abbracciando le criptovalute con l’obiettivo di generare ricchezza piuttosto che di ottenere un rapido guadagno.
Il rapporto di KuCoin afferma che:
“Il 58% investe in cripto per accrescere la ricchezza nel lungo periodo, seguito dal 37% per immagazzinare valore”.
Il comitato di politica monetaria della banca centrale del Paese ha recentemente dichiarato l’intenzione di continuare a inasprire la politica monetaria finché la situazione non sarà risolta:
“L’inasprimento monetario sarà ulteriormente rafforzato per quanto necessario, in modo tempestivo e graduale, fino a quando non sarà raggiunto un miglioramento significativo delle prospettive di inflazione”.
Le autorità finanziarie turche sostengono che le criptovalute non sono “soggette a meccanismi di regolamentazione e supervisione né a un’autorità centrale di regolamentazione”.
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