Coinbase sta intensificando gli sforzi per ottenere una risposta dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti in merito alla sua richiesta di regolamentazione. Questa mossa arriva nel corso di diverse battaglie legali tra le due parti nel corso dell’ultimo anno.
In un rinnovato sforzo, Coinbase ha formalmente richiesto un mandamus che ordini alla SEC di fornire una risposta alla sua richiesta di regolamentazione del luglio 2022 entro un arco di tempo di 30 giorni. Il piattaformadiscambio chiede una chiara approvazione o un rifiuto della sua petizione.
Coinbase spinge per una scadenza di 30 giorni
Secondo un documento del 13 ottobre, Coinbase ha sottolineato che l’ultimatum di 30 giorni mira a costringere la SEC a dare una risposta ufficiale. L’azienda ha continuato a sostenere che la commissione potrebbe continuare a evitare e ritardare le tattiche se non fosse costretta ad agire.
“Le parole e i fatti della SEC e dei suoi funzionari al di fuori di questo procedimento hanno solo confermato ulteriormente che l’agenzia ha negato la petizione di Coinbase in tutto e per tutto”, ha scritto Coinbase.
Paul Grewal, Chief Legal Officer di Coinbase, ha definito la risposta della SEC priva di illuminazione, ritenendola una mera procedura burocratica. Grewal ha dichiarato:
“Il poco illuminante “aggiornamento” della SEC è una mera pantomima burocratica e conferma che niente al di fuori del mandamus spingerà l’agenzia a prendere sul serio i suoi obblighi”.
Nel frattempo, la recente richiesta del tribunale prosegue il confronto legale in corso tra Coinbase e la SEC. Dall’anno scorso, le due entità hanno intentato diverse azioni legali l’una contro l’altra, includendo una in cui l’autorità di regolamentazione ha accusato Coinbase di violare le leggi sui titoli con le sue offerte di criptovalute.
In risposta, Coinbase ha chiesto di archiviare il caso, citando la mancanza di chiarezza normativa del settore emergente.
La blanda risposta della SEC
L’11 ottobre Grewal ha condiviso su X (ex Twitter) un aggiornamento della SEC, in cui l’autorità di vigilanza affermava che il suo staff le aveva “fornito una raccomandazione” sulla petizione di Coinbase. L’aggiornamento del regolatore non includeva ulteriori dettagli su queste raccomandazioni.
All’epoca, Grewal disse che il regolatore avrebbe dovuto fornire una risposta considerando le azioni legali intentate contro le imprese legate alle criptovalute. Ha affermato che:
“Una risposta formale e pubblica alla petizione è ancora in ritardo. E data la campagna di applicazione in corso contro le criptovalute, la SEC dovrebbe almeno comunicare alla Corte la sua tempistica per una decisione”.
La petizione di Coinbase chiedeva alla Commissione di chiarire come le leggi sui titoli si applicano agli asset digitali.
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