Bybit non riesce a tenere il passo con le normative ed esce dal Regno Unito

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Bybit, uno dei principali exchange di criptovalute, anticipa la sua imminente uscita dal mercato del Regno Unito.

L’iniziativa arriva in risposta alle imminenti e severe regole di marketing nel Regno Unito, che entreranno in vigore l’8 ottobre.

Bybit lascia il Regno Unito a causa delle rigide regolamentazioni

La decisione di Bybit di lasciare il Regno Unito rispecchia le sfide che molti exchange di criptovalute devono affrontare per adeguarsi a un controllo normativo più severo.

Il CEO e co-fondatore di Bybit, Ben Zhou, ha sottolineato l’intensificarsi del clima normativo, affermando che:

“La conformità è la priorità di Bybit. Per quanto riguarda la nuova normativa britannica sulle criptovalute, siamo in trattativa con l’autorità di regolamentazione per trovare la soluzione migliore per il futuro”.

Egli ha spiegato la recente uscita di Bybit dalla Francia e dal Canada e ha previsto uno scenario simile nel Regno Unito. La decisione deriva dall’imminente applicazione delle norme da parte della Financial Conduct Authority (FCA). L’agenzia federale mira a migliorare la trasparenza e l’accuratezza del marketing delle criptovalute.

I consumatori del Regno Unito saranno molto più protetti, poiché il marketing delle società di criptovalute dovrà essere “chiaro, corretto e non fuorviante”, etichettato con avvisi di rischio evidenti e non dovrà incentivare in modo inappropriato le persone a investire. Queste regole si applicano alle imprese ovunque abbiano sede a livello globale e contribuiscono a rafforzare la protezione dei consumatori dagli elevati rischi associati agli asset crittografici”, ha sottolineato la FCA.

Per saperne di più: In che modo l’imminente regolamentazione del Regno Unito trasformerà il suo mercato delle criptovalute rispetto all’UE?

Nonostante il divieto del Regno Unito sui prodotti derivati di criptovalute dal 2021, le borse sono riuscite a soddisfare i clienti britannici attraverso una scappatoia chiamata reverse solicitation.

Tuttavia, Zhou ha evidenziato i potenziali cambiamenti dopo l’8 ottobre, affermando che:

“La FCA ha contattato esplicitamente tutti i principali operatori – noi, OKX, Binance, tutti – chiedendo quale sia il nostro piano per affrontare questa nuova legge. E la nuova legge prevede che se utilizzate l’inglese come lingua, vi vedranno come se steste cercando di adescare i loro utenti, quindi non potrete affermare che state facendo una sollecitazione inversa. Tutti sono nei guai. Quindi tutti stanno pensando a come affrontare questa nuova legge”.

Considerando la profondità di questi cambiamenti, la strada probabile per Bybit sarà il completo disimpegno dal mercato britannico, come sottolineato da Zhou.

“Molto probabilmente dovremo ritirarci in molti Paesi. Penso che nel Regno Unito dovremo uscire molto presto”, ha concluso Zhou.

Bybit, fondata nel 2018, si è inizialmente concentrata sui derivati, ma ha poi ampliato la sua offerta. Vanta una quota del 23% di interessi aperti sui futures del Bitcoin, a dimostrazione della sua influenza nel settore delle criptovalute.

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Bary Rahma è giornalista senior presso BeInCrypto, dove si occupa di un ampio spettro di argomenti includendo le aziende di scambio di criptovalute (ETF), l'intelligenza artificiale (AI), la tokenizzazione di real world asset (RWA) e il mercato delle altcoin. In precedenza, è stata redattrice di contenuti per Binance, producendo rapporti di ricerca approfonditi sulle tendenze delle criptovalute, analisi di mercato, finanza decentralizzata (DeFi), normative sugli asset digitali, blockchain,...
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