BlackRock, il più grande asset manager del mondo con 9.400 miliardi di dollari di patrimonio, ha invertito drasticamente la sua posizione favorevole alla Cina negli ultimi giorni, chiudendo un fondo e rilasciando previsioni negative sui titoli cinesi.
È possibile che l’asset manager si stia ritirando dalla Cina a causa di fondate preoccupazioni macroeconomiche. Ma, data la notevole paura, l’incertezza e il dubbio (FUD) che il suo impegno con la Cina ha alimentato nelle ultime settimane, gli osservatori più cinici potrebbero considerare la svolta come uno sforzo per salvare la faccia.
BlackRock rivede la sua valutazione dei titoli cinesi
Lunedì l’asset manager ha abbassato il rating sui titoli cinesi da “neutrale” a “sovrappesato”.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, la rettifica ha a che fare in gran parte con la mancanza di solvibilità del settore immobiliare commerciale cinese.
Negli ultimi mesi i legislatori statunitensi hanno dedicato una crescente attenzione all’instabilità del settore immobiliare cinese, fortemente basato sul credito. E anche a quelle che considerano le discutibili pratiche contabili di Evergrande e di altri conglomerati con un debito enorme.
Ieri, la polizia cinese ha preso la drastica decisione di arrestare alcuni membri dello staff di Evergrande dopo che molti non avevano pagato il debito del conglomerato. E molti sforzi per dare un calcio al barattolo.
L’instabilità del settore non può aver fatto una buona impressione agli analisti di BlackRock. L’aggiustamento del rating arriva sulla scia della decisione di BlackRock, presa all’inizio del mese, di chiudere il suo China Flexible Equity Fund a partire dal 7 novembre.
Il fondo si è rivelato un flop, raccogliendo appena 22,3 milioni di dollari di asset dalla sua costituzione nell’ottobre 2017.
Per saperne di più sulle recenti iniziative e difficoltà di BlackRock sul fronte delle pubbliche relazioni.
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BlackRock sente il contraccolpo politico?
L’asset manager può aver spiegato le sue recenti decisioni in termini di puro calcolo economico. Ma non c’è dubbio che le recenti mosse dei legislatori statunitensi abbiano suscitato un notevole allarme per i legami di BlackRock con le aziende e gli asset cinesi.
All’inizio di agosto, BlackRock è stata sottoposta a un intenso esame da parte di una commissione del Congresso degli Stati Uniti per aver svolto un ruolo nell’investimento dei fondi degli americani in aziende legate ai programmi militari e di spionaggio della Cina.
Sia BlackRock che MSCI hanno ricevuto una comunicazione dalla House Select Committee on the Chinese Communist Party in cui si esprimevano serie preoccupazioni. In particolare, per quanto riguarda le oltre 60 aziende cinesi con legami possibili o noti con la polizia e l’esercito cinese che hanno ricevuto afflussi di fondi attraverso gli investimenti approvati dai due gestori patrimoniali.
Considerando la situazione dei diritti umani in Cina, tali rivelazioni sono indubbiamente imbarazzanti. BlackRock potrebbe ora essere in piena modalità di controllo dei danni. Con la rettifica dei suoi rating sui titoli cinesi e la chiusura del fondo Cina, BlackRock non può essere definita una cheerleader di Pechino.
Ma qualcuno si chiederà: è troppo poco, troppo tardi?
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