I minatori di Bitcoin stanno attualmente affrontando una significativa “capitolazione”, che li spinge a innovare per ottenere ulteriori entrate.
La capitolazione dei minatori di Bitcoin si verifica quando i minatori sono costretti a chiudere a causa della non redditività o dei costi operativi insostenibili. Ciò può accadere quando il costo del mining (includendo l’elettricità, l’hardware e le spese operative) supera le entrate generate dal mining dell’asset di riferimento.
I minatori di Bitcoin si trovano ad affrontare pressioni economiche in un contesto di capitolazione
I dati di CryptoQuant mostrano un calo del 7,6% nell’hashrate del mining di Bitcoin questo mese, che ora assomiglia ai livelli visti l’ultima volta durante il crollo della piattaforma di scambio FTX nel dicembre 2022. A differenza di quel periodo, il calo odierno segue il recente dimezzamento del Bitcoin, che ha ridotto le ricompense dei minatori a 3,125 BTC.

I minatori sono anche alle prese con la riduzione dei ricavi da fonti alternative, a causa della diminuzione dell’attività della rete. Inizialmente, hanno beneficiato di commissioni elevate durante la frenesia del protocollo Runes basato su Bitcoin dopo l’halving. Tuttavia, i guadagni sono diminuiti drasticamente con il rallentamento dell’attività di rete.
Al 29 giugno, le transazioni giornaliere di Rune sono crollate da una picca di oltre 753.000 il 23 aprile a 21.861, segnando un drastico calo del 90%. Di conseguenza, i guadagni totali dei minatori dalle transazioni Rune sono scesi sotto i 2 BTC nell’ultima settimana, rispetto alla picca di oltre 1000 BTC del 20 aprile.
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Di fronte a queste pressioni economiche, i minatori stanno spegnendo le loro macchine e hanno intensificato le attività di vendita questo mese. La scorsa settimana, BeInCrypto ha riportato che i minatori hanno scaricato circa 30.000 BTC, per un valore di 2 miliardi di dollari.
Per diversificare ulteriormente i flussi di entrate, i minatori si stanno rivolgendo sempre più all’intelligenza artificiale (AI) e ad altri asset Proof-of-Work (PoW). Aziende come Core Scientific e Hut 8 hanno ottenuto finanziamenti significativi per l’espansione dell’IA. Matthew Sigel, responsabile della ricerca digitale di VanEck, ha riportato che il responsabile della ricerca sulla sostenibilità di Morgan Stanley, Stephen Byrd, ha spiegato che queste mosse dimostrano che i minatori vedono una potenziale redditività nelle iniziative di IA in una dinamica di mercato in evoluzione.
“Rispetto l’idea che il mining di Bitcoin possa diventare più redditizio. C’è una teoria dei giochi qui… più persone escono dal mining di Bitcoin e diventano banche dati, più è interessante per quelli che rimangono”, ha riportato Byrd.
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Dall’altra parte, Marathon Digital, la più grande società di mining di BTC, ha annunciato il suo ingresso nel mining di Kaspa, un progetto PoW. L’azienda ha dichiarato di aver minato 93 milioni di KAS, per un valore di circa 15 milioni di dollari al 25 giugno.
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