Mike McGlone ritiene che il Bitcoin potrebbe potenzialmente seguire una traiettoria simile a quella del mercato azionario durante la Grande Depressione degli anni Trenta. Tuttavia, sebbene vi siano alcune analogie, è essenziale sottolineare le disparità tecnologiche e normative tra la storia del mercato azionario e l’attuale panorama delle criptovalute. Ciononostante, esistono una miriade di previsioni rialziste sul Bitcoin.
Mike McGlone, Senior Commodity Strategist di Bloomberg Intelligence, ha nuovamente suscitato l’interesse del settore delle criptovalute. In qualità di analista esperto con diverse previsioni di mercato accurate all’attivo, le sue ultime osservazioni stanno attirando l’attenzione.
L’analista McGlone fa delle analogie tra il Bitcoin e il crollo del mercato azionario del 1930
In un recente post sulla piattaforma X (Twitter), l’analista ha evidenziato che il comportamento del Bitcoin rispecchia il movimento del mercato azionario negli anni ’30, un periodo tristemente noto come “Grande Depressione”.
McGlone ha sottolineato la somiglianza tra un avvertimento dato in passato dallo statistico Roger Babson e lo stato attuale del Bitcoin. Babson aveva messo in guardia da un calo dei prezzi delle azioni proprio prima della notevole impennata del mercato azionario del 1929.
Questa analogia potrebbe indurre gli investitori a temere un déjà vu, in quanto l’imminente flessione riguarda il settore delle criptovalute.
Prima della Grande Depressione, la valutazione di Roger Babson serviva da monito in mezzo all’euforia speculativa del mercato. Babson, che può essere considerato un precursore delle previsioni di crisi, indicava l’imminente crollo del mercato azionario. Queste previsioni riguardavano anche l’indice Dow Jones.
Nonostante i primi segnali di crescita simili a quelli presenti nel caso del Bitcoin, il mercato azionario subì un crollo che segnò l’inizio di un lungo periodo noto come “Grande Depressione”.
Prospettive del Bitcoin: Una giustapposizione di passato e futuro
Sebbene l’analisi di Mike McGlone fornisca intriganti spunti di confronto, bisogna ricordare che le sfumature del mercato azionario degli anni ’30 non possono essere trasposte direttamente nell’arena odierna delle criptovalute.
A differenza della sua controparte storica, il Bitcoin è radicato nella tecnologia contemporanea e aderisce a un paradigma normativo molto diverso dalle borse valori di un tempo.
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Nonostante le sfide che il settore si trova ad affrontare, molti rimangono ottimisti sulla sua ascesa. La risposta positiva alla recente dichiarazione della SEC sulle preoccupazioni legate a XRP illustra questo ottimismo.
Nel suo ricorso, l’autorità di regolamentazione ha chiarito che la sua principale obiezione non è mai stata quella di classificare XRP come un titolo.
“La SEC non ha espresso la convinzione che le attività sottostanti a questi contratti di investimento debbano necessariamente essere considerate titoli (e non sta cercando di appellarsi alla decisione secondo cui le attività sottostanti sono semplicemente codice informatico senza valore intrinseco)”.
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