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Giulia D’Orta, Fineco Bank: in Italia serve più educazione finanziaria, le criptovalute un investimento per i giovani

6 min
Aggiornato da: Eleonora Spagnolo

In breve

  • Giulia D’Orta, Personal Financial Advisor di Fineco Bank, promuove l’educazione finanziaria in Italia, sottolineando quanto sia ancora carente. Per lei, formare investitori consapevoli è la base per scelte più razionali.
  • Secondo Giulia, le criptovalute rappresentano un’opportunità per le nuove generazioni, ma restano un mondo complesso e poco compreso dagli investitori più adulti.
  • Fineco ha scelto un approccio aperto e tecnologico verso le crypto, offrendo strumenti come CFD ed ETP. Anche Giulia, inizialmente scettica, oggi si è aperta a questo mondo.
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Durante il NapulETH che si è tenuto a Napoli dal 17 al 19 luglio scorsi, tra i presenti c’era anche Giulia D’Orta, Personal Financial Advisor di Fineco Bank. Il nostro Jakub Dziadkowiec ha avuto modo di intervistarla e parlare con lei di educazione finanziaria e del rapporto tra banche, investitori e criptovalute in Italia. 

Fineco Bank si distingue nel panorama delle banche italiane per essere una banca fintech, tra le poche ad offrire prodotti basati su criptovalute come CFD ed ETP, già da tempi “non sospetti”, molto prima che le crypto diventassero note al grande pubblico. 

Ai suoi clienti, Fineco Bank mette a disposizione anche un conto trading. Giulia invece si occupa di pianificazione patrimoniale e finanziaria, asset allocation, consulenza previdenziale e strategie di investimento personalizzate. Sui suoi canali social, tra cui @puntofinanza su Instagram, promuove l’educazione finanziaria e diffonde “pillole” pratiche destinate sia ai giovani investitori sia a professionisti e piccole imprese

L’educazione finanziaria che manca (anche in ambito crypto)

Jakub Dziadkowiec (BeInCrypto) – Sono qui con Giulia D’Orta, consulente finanziario per Fineco Bank. Buon pomeriggio. Come stai?

Giulia D’Orta (Fineco Bank) – Ciao! Tutto bene? Grazie. Tu come stai?

Jakub Dziadkowiec – Sto bene, grazie mille. Che ne pensi di questo posto dove siamo oggi, Napoli e NapulETH?

Giulia D’Orta –  È bellissimo! Il posto è stupendo, c’è una vista meravigliosa e anche l’iniziativa è molto bella. Portare un hub di tecnologia, finanza, crypto e blockchain a Napoli secondo me è una grande sfida, ma penso che la stiamo vincendo.

Jakub Dziadkowiec – Esattamente, è una sfida. Hai parlato di educazione finanziaria che è molto importante, specialmente in Italia, vero?

Giulia D’Orta – Sì, diciamo che in Italia c’è poca educazione finanziaria, c’è poca conoscenza della materia ed è per questo che, diciamo, oltre al mio lavoro che sarebbe consulente finanziario standard, anche sui social, nelle scuole, nelle università, io faccio formazione finanziaria perché penso che tutto parta da una buona educazione. Un investitore più educato può capire meglio.

Jakub Dziadkowiec – Fa scelte più razionali.

Giulia D’Orta – Esattamente.

Jakub Dziadkowiec – Quanta parte di questa educazione finanziaria è ora in criptovalute? 10%, 5% o 50%?

Giulia D’Orta – Devo dire che sulle criptovalute io anche, in prima persona, mi sono dovuta educare e studiare molto perché non è una cosa che insegnano all’università, non è una cosa che insegnano a scuola, e anche i consulenti più grandi non le considerano proprio. Essendo giovane, io ho 28 anni, e avendo clienti per lo più giovani che si affacciano al mondo delle criptovalute, chiaramente ho dovuto affacciarmi anche io, perché non posso rimanere fuori dal mercato da questo punto di vista, quindi ho dedicato, diciamo, prima anche un 15-20% delle mie energie nello studio di Bitcoin, adesso anche un pochino meno, quindi 10-5%.

Jakub Dziadkowiec – Non è male. 

Giulia D’Orta – Piano piano sto iniziando a capire, sto iniziando anche ad apprezzarle. Inizialmente ero un po’ spaventata anche io da questa cosa, invece adesso ho visto che comunque anche un po’ la regolamentazione, e i vari ETF che sono usciti con le criptovalute, mi fanno stare più serena, e quindi penso che possiamo dargli una chance.

Jakub Dziadkowiec – Ma con questa stabilità, con gli ETF, con le regole, tu pensi che tutto questo rende il mondo delle criptovalute più attrattivo per gli investitori tradizionali?

Giulia D’Orta – Secondo me, è un mondo per i giovani, Sono pochi gli investitori adulti secondo me, o almeno rispetto alla mia esperienza, che possano capire effettivamente le criptovalute e il loro funzionamento, Proprio ieri ho incontrato un cliente che mi ha chiesto “ma che cos’è? Perché è nata? A cosa serve?”. Quindi rispondere a queste domande, che sembrano molto basilari per noi che ci siamo dentro, ti fa capire che siamo ancora un po’ distanti in Italia da questa tecnologia.

Giulia D'Orta con Jakub Dziadkowiec al NapulETH
Giulia D’Orta con Jakub Dziadkowiec al NapulETH

Chi sono gli investitori in criptovalute in Italia

Jakub Dziadkowiec – Fineco si definisce “banca Fintech”. È tra le poche realtà italiane ad aver aperto agli strumenti in crypto tramite CFD ed ETP. Come nasce questa scelta dal punto di vista della banca?

Giulia D’Orta – Fineco è una banca, come hai detto tu, fintech, cioè tecnologica, nasce tecnologica, nasce online, quindi il cliente si apre il conto online, può avere il consulente come può non averlo, non c’è una banca fisica, abbiamo soltanto uffici.

Jakub Dziadkowiec – Non avete uffici fiscali?

Giulia D’Orta – Abbiamo uffici fisici, ma non abbiamo casse, non abbiamo ATM, e quindi i clienti sono abituati proprio ad un’altra forma di banca. Ed essendo nata così, ed essendo molto tecnologica, non può che seguire, diciamo, l’onda della tecnologia e la tecnologia porta adesso verso questo e quindi, anche Fineco segue l’onda, prima degli altri.

Jakub Dziadkowiec – Altre banche tradizionali in Italia per anni hanno visto le criptovalute come un rischio per i clienti. Cosa vi ha spinto invece ad adottare un approccio più aperto?

Giulia D’Orta – Sempre perché siamo una banca tecnologica, quindi siamo già, diciamo, open minded rispetto alle banche tradizionali soprattutto, io parlo ovviamente dell’Italia, cerchiamo di avere sempre l’orecchio “a terra”, come si dice a Napoli, cioè siamo sempre vigili su quello che la clientela vuole e sui bisogni dei clienti. Quindi siamo andati verso questa direzione, non potevamo rimanere fuori.

Jakub Dziadkowiec – Certo. Che tipo di investitori sono quelli che scelgono criptovalute tramite Fineco? I giovani, come hai detto, non potrebbero comprare Bitcoin da soli? Perché tanti giovani, specialmente in questo settore, possono fare da sé utilizzando exchange.

Giulia D’Orta – Fineco dà la possibilità di aprire anche il conto trading, da solo e fare investimenti da solo senza l’aiuto di un consulente. Le persone che sono più interessate al mondo delle criptovalute, al mondo degli ETP, a mio parere personale, si aprono il conto da soli e non chiedono neanche consiglio al consulente, perché sono esperti o credono di esserlo, comunque sono più used to alla materia, mentre i più anziani o comunque anche i giovani che però non vogliono rischiare tanto, o comunque vogliono investire con una struttura e una metodologia che magari loro non hanno perché fanno altro nella vita, quindi penso ai medici, agli ingegneri, chiunque altro che non mastica, diciamo, mercati finanziari tutti i giorni come noi, decidono di affidarsi al consulente. Ovviamente le domande su Bitcoin, sulle criptovalute, escono sempre, poi però ovviamente ci si parla e si capisce. Comunque sono degli asset rischiosi. Io ho dei conoscenti in America che lavorano in Bloomberg e loro dicono “noi ci mettiamo tranquilli, mettiamo money market e criptovalute”. Per noi è una follia. Money market significa liquidità, ma criptovalute non è uguale a liquidità. Questo per farti capire la grande differenza di educazione finanziaria. I clienti più evoluti anche da un punto di vista di educazione finanziaria, magari lo chiedono e si costruisce il portafoglio anche pensando alle criptovalute, Bitcoin e tecnologie un po’ più avanzate. Per altre persone va da sé che non possiamo farlo perché non comprenderebbero.

Jakub Dziadkowiec – Ultima domanda, com’è il tuo punto di vista personale? Hai criptovalute? Investi in questo settore o no?

Giulia D’Orta – Allora, per il momento non ancora. Perché quando mi sono avvicinata a questo mondo, come ti ho detto, ho iniziato a studiare e anche tanto, ed ero ancora un po’ scettica. Ora penso che potrei insomma destinare una parte del mio risparmio a questo. Abbiamo raggiunto i prezzi massimi, quindi sto aspettando che scendano un po’, così che posso comprare ad un prezzo decente.

Jakub Dziadkowiec – Molto, molto intelligente. Anche Larry Fink, il CEO di BlackRock era scettico cinque anni fa e adesso ha aperto le porte e compra criptovalute via ETF. Magari un giorno anche in Fineco si potrà comprare direttamente a Bitcoin. Sarà una possibilità?

Giulia D’Orta – Vediamo. 

Jakub Dziadkowiec – Grazie mille per il colloquio e in bocca al lupo con educazione finanziaria.

Giulia D’Orta – Grazie mille, grazie a te per il tuo tempo.

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Giornalista, content writer e e appassionata di criptovalute, è nel settore dal 2018. Ha una laurea in "Editoria e nuove professioni dell'informazione" conseguita presso La Sapienza Università di Roma.
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