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La comunità Web3 israeliana istituisce un fondo di aiuti crittografici per il sostegno umanitario

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Scritto e revisionato da
Martin Young

10 ottobre 2023 04:55 CET
Affidabile
  • I leader israeliani di Web3 istituiscono il fondo Crypto Aid Israel per assistere i cittadini sfollati dal conflitto, utilizzando Bitcoin, Ethereum e stablecoin per le donazioni.
  • Gli asset crittografici saranno gestiti da Fireblocks e richiederanno almeno quattro firmatari su sette per spostare i fondi; i donatori sono stati avvisati di non subire attacchi di phishing.
  • Crypto Aid Israel, con partner come 42Studio e CryptoJungle, ha raccolto finora 41.000 dollari secondo AICoin.
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Un collettivo di leader israeliani del Web3 e dello spazio crittografico si è unito per istituire il fondo Crypto Aid Israel. L’obiettivo è fornire assistenza umanitaria ai cittadini sfollati a causa del conflitto.

La raccolta di donazioni in criptovalute è stata lanciata il 9 ottobre per raccogliere fondi per i cittadini israeliani che hanno bisogno di aiuti umanitari a causa dello scoppio della guerra con Hamas.

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Fondo di soccorso israeliano Crypto Aid

L’organizzazione utilizzerà un portafoglio multi-firma per raccogliere donazioni denominate in diverse criptovalute. Queste includono Bitcoin, Ethereum e le stablecoin Tether (USDT) e USD Coin (USDC).

Inoltre, diverse banche israeliane hanno accettato di contribuire al flusso di asset in criptovalute per le donazioni.

Uno dei fondatori del progetto, Kim Bazak, ha dichiarato a BeInCrypto di aver già ricevuto 54.000 dollari, aggiungendo che stanno ricevendo richieste per elaborare grandi donazioni.

Sappiamo che dobbiamo guadagnarci la fiducia del pubblico, della comunità web3 globale e delle autorità, e che abbiamo fatto tutto il possibile per garantire che le donazioni arrivino nelle mani giuste.

Fireblocks, una società di deposito a freddo e di custodia di criptovalute di livello istituzionale, custodirà e gestirà gli asset di criptovaluta. Un portavoce dell’organizzazione ha dichiarato che:

“È stata implementata una politica rigorosa che richiede almeno quattro firmatari su sette per spostare i fondi dal portafoglio”.

L’organizzazione ha già avvisato degli attacchi di phishing e dei link fraudolenti. Ha esortato i donatori a controllare due volte e a utilizzare solo gli indirizzi dei portafogli presenti sul suo sito web.

Tra i partner del progetto figurano 42Studio, MarketAcross, Collider Ventures, CryptoJungle, Nilos, Blockchain B7, Efficient Frontier, Ironblocks e la Israel Blockchain Association.

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