Benvenuto al Morning Briefing di US Crypto News—il tuo riepilogo essenziale sugli sviluppi più importanti nel settore crypto per la giornata che ti aspetta.
Prendi un caffè, perché il Morning Briefing di oggi non parla solo di tassi di interesse. Si tratta di leva finanziaria, funding e di quale sponda del Pacifico impone davvero il ritmo agli asset di rischio quando le politiche monetarie divergono. Mentre una banca centrale allenta (gli USA), l’altra stringe (il Giappone). Questa tensione sta iniziando a rimodellare la liquidità globale in modi che non emergono in un singolo grafico o in una candela di prezzo.
Notizie crypto del giorno: il Giappone aumenta i tassi di interesse, ma la Fed li taglia, quale delle due ha un impatto più forte?
I mercati globali si trovano a un bivio, in mezzo a una divergenza di politiche rara e significativa. Da un lato, la Federal Reserve statunitense ha iniziato a tagliare i tassi di interesse per sostenere una crescita in rallentamento. Al contrario, la Bank of Japan (BOJ) si sta muovendo nella direzione opposta, aumentando i tassi a livelli che non si vedevano da trent’anni.
SponsoredLa domanda che si pongono gli investitori non è più se queste mosse siano importanti, ma quale delle due influisca maggiormente su liquidità globale, valute e mercati crypto.
Il 19 dicembre, la BOJ ha alzato il tasso ufficiale di 25 punti base fino allo 0,75%, il livello più alto dal 1995. Si tratta di un ulteriore passo di allontanamento da decenni di politica monetaria ultraespansiva. Gli analisti macroeconomici vedono questa mossa come più di un semplice aggiustamento ordinario.
A differenza dei tagli di tasso della Federal Reserve, di natura ciclica e studiati per attenuare i rallentamenti economici, l’inasprimento del Giappone è strutturale. Per quasi 30 anni, i tassi quasi a zero giapponesi sono stati alla base di una delle fonti di leva più importanti e a basso costo per i mercati globali.
Anche aumenti modesti oggi hanno conseguenze sproporzionate, perché interrompono strategie di funding profondamente radicate nei mercati internazionali.
L’impatto immediato si è visto soprattutto sui mercati valutari. Nonostante il rialzo storico, lo yen inizialmente si è indebolito poiché il governatore Kazuo Ueda ha fornito poche indicazioni sul ritmo dei futuri aumenti.
Reuters ha evidenziato che la valuta è scesa poiché la BOJ “rimane vaga sul percorso di inasprimento”. Questo evidenzia come le indicazioni prospettiche, non solo il rialzo in sé, rimangano fondamentali.
Tuttavia, secondo gli analisti, il vero canale di trasmissione si trova altrove: il carry trade sullo yen, come riportato in una recente pubblicazione di US Crypto News.
Sponsored SponsoredMan mano che i rendimenti giapponesi aumentano e il differenziale dei tassi tra USA e Giappone si restringe, prendere in prestito yen per finanziare posizioni più redditizie diventa sempre più costoso.
Ed è qui che la divergenza tra Tokyo e Washington diventa decisiva:
- I tagli della Fed tendono a sostenere gradualmente i mercati allentando le condizioni di credito.
- L’inasprimento della BOJ, al contrario, impone un immediato riposizionamento poiché i costi della leva aumentano.
I mercati crypto hanno storicamente risentito di questi impatti in modo più rapido rispetto agli asset tradizionali. I precedenti cicli di inasprimento della BOJ sono coincisi con cali di Bitcoin del 20–30% mentre la liquidità si restringeva e i carry trade si chiudevano.
Questo schema ha fatto risaltare la recente stabilità di Bitcoin. Al momento della pubblicazione, BTC era scambiato a $88.035, in aumento di quasi 1% nelle ultime 24 ore.
“La storia mostra che ogni precedente inasprimento ha causato cali di Bitcoin del 20–30% con la chiusura dei carry trade in yen e la riduzione della liquidità. Tuttavia, con il rialzo già scontato nei prezzi e BTC che si mantiene intorno a 85.000–87.000 dollari, questo potrebbe essere il calo che i compratori attendevano da tempo”, ha scritto l’analista Blueblock.
Tuttavia, la resilienza ai massimi del mercato crypto non elimina il rischio per le altre aree. Le altcoin, molto più sensibili alle condizioni di liquidità, restano esposte se l’inasprimento giapponese dovesse proseguire.
Infatti, i funzionari della BOJ hanno espresso apertamente la volontà di continuare con la stretta se la crescita dei salari e l’inflazione dovessero rimanere sostenute. Gli analisti di ING e Bloomberg hanno avvertito che, sebbene ulteriori rialzi non siano imminenti, la direzione è ormai tracciata.
Le implicazioni per i mercati globali sono evidenti. I tagli della Fed potrebbero fornire un sostegno diffuso nel tempo, ma l’addio del Giappone alle politiche ultraespansive colpisce direttamente alle fondamenta della leva globale. Se la BOJ proseguirà su questa strada, la sua influenza su liquidità, valute e crypto potrebbe superare quella dell’allentamento americano, almeno nel breve periodo.
Sponsored SponsoredGrafico del giorno
Notizie crypto in pillole
Ecco un riepilogo di altre notizie crypto dagli USA da seguire oggi:
- Cosa segnala un indicatore storico accurato al 100% per Bitcoin a dicembre?
- ADA è in calo del 70% nel 2025, ma due nuove fonti di domanda stanno emergendo per Cardano.
- Toncoin è sottovalutata? I dati di dicembre segnalano un possibile rimbalzo.
- La pressione di vendita su XRP crolla del 39%, ma questo livello di prezzo controlla ancora l’esito.
- Le balene di Bitcoin si sono mosse, ma non come i mercati si aspettavano.
Panoramica pre-market delle azioni crypto
| Società | Alla chiusura del 18 dicembre | Overview pre-market |
| Strategy (MSTR) | $158,24 | $163,97 (+3,62%) |
| Coinbase (COIN) | $239,20 | $246,00 (+2,84%) |
| Galaxy Digital Holdings (GLXY) | $22,51 | $22,95 (+1,95%) |
| MARA Holdings (MARA) | $9,69 | $9,87 (+1,86%) |
| Riot Platforms (RIOT) | $13,38 | $13,73 (+2,62%) |
| Core Scientific (CORZ) | $14,56 | $15,04 (+3,30%) |