In una mossa pionieristica, Bitget si è ufficialmente unita alla Game Changers Coalition dell’UNICEF, intraprendendo una missione cruciale per fornire competenze digitali e blockchain a 300.000 giovani in otto paesi entro il 2025.
Questa collaborazione segna un traguardo significativo, introducendo il primo modulo blockchain nel curriculum STEAM esistente dell’UNICEF e rafforzando un impegno condiviso per l’uguaglianza di genere, l’inclusione e l’innovazione.
Per comprendere la profondità di questa iniziativa, abbiamo parlato con le figure chiave che la guidano – Paul Heber, Chief Communication presso UNICEF Lussemburgo; Sunita Grote, Lead presso UNICEF Ventures; e Gracy Chen, CEO di Bitget. Questa partnership non riguarda solo l’insegnamento della tecnologia, ma la costruzione di fiducia, il potenziamento e la preparazione di una nuova generazione per il futuro.
Costruire fiducia attraverso la trasparenza: l’approccio prudente di UNICEF
Al centro della strategia dell’UNICEF per questa partnership rivoluzionaria c’è un approccio meticolosamente studiato alla comunicazione e alla fiducia. Come ha sottolineato Paul Heber, Chief Communication presso UNICEF Lussemburgo, il pubblico spesso vede solo il risultato finale di tali collaborazioni, non il lavoro estensivo dietro le quinte. L’UNICEF aderisce a rigorosi criteri di esclusione per i partner, considerando la fiducia come una valuta preziosa quanto le donazioni finanziarie. Heber ha osservato che la trasparenza intrinseca della blockchain, che consente una chiara tracciabilità dei fondi, ha reso Bitget un partner adatto.
Questa trasparenza semplifica molti processi per l’UNICEF e, pur riconoscendo lo scetticismo pubblico sul settore crypto, Heber ha affermato che le chiare garanzie contrattuali, soprattutto dal punto di vista della protezione dei minori, sono fondamentali. Per l’UNICEF, una due diligence approfondita significa che possono impegnarsi con fiducia senza preoccupazioni etiche, una testimonianza del loro impegno per una rigorosa valutazione dei partner.
Una sfida significativa, ma anche un’opportunità profonda, risiede nel rendere la tecnologia blockchain accessibile a un pubblico ampio, spesso non familiare, specialmente nel contesto dell’educazione dei bambini. Heber ha riconosciuto l’inevitabile “curva di apprendimento” che accompagna il pioniere di una tale partnership. La sua soluzione è chiara: comunicare in un linguaggio semplice e accessibile. Non si tratta solo di spiegare concetti complessi, ma di costruire comprensione e ottenere il consenso di tutti gli stakeholder. L’UNICEF vede questa iniziativa come un impegno a lungo termine, riconoscendo l’immenso potenziale della blockchain e del crypto per impattare positivamente i bambini in tutto il mondo. Non si tratta solo di un programma educativo; è un’opportunità per rimodellare le percezioni e dimostrare i benefici tangibili delle tecnologie emergenti per lo sviluppo globale.
Colmare il divario di genere: empowerment delle ragazze attraverso le competenze digitali
Un pilastro di questa partnership è il suo impegno incrollabile per l’uguaglianza di genere e l’inclusione. Heber ha articolato con passione come le statistiche complessive possano spesso mascherare significative disparità di genere sottostanti. Ha immaginato un mondo in cui ogni bambino possa raggiungere il proprio pieno potenziale, sottolineando che potenziare le ragazze con competenze digitali è fondamentale per l’innovazione futura e il progresso sociale.
Lo strato digitale, ha spiegato, è particolarmente impattante in aree con infrastrutture tradizionali poco sviluppate ma reti di telecomunicazione robuste, consentendo una diffusione efficiente delle informazioni e una portata più ampia. Questa iniziativa riguarda la ricerca della combinazione ottimale di approcci per massimizzare la portata, spingendo rapidamente in avanti l’aspetto digitale del progetto, colmando un divario cruciale nella preparazione delle ragazze per il futuro.
L’UNICEF mantiene una chiara distinzione nelle sue collaborazioni, si associa con organizzazioni, non sostiene prodotti. Heber ha elaborato che l’obiettivo è sfruttare le caratteristiche e le competenze uniche di un partner per ottenere impatti positivi per i bambini, come fornire istruzione. Bitget, ad esempio, offre un accesso inestimabile alle competenze digitali che supportano direttamente gli obiettivi a lungo termine dell’UNICEF. Questa attenta separazione tra il valore che un partner porta e i loro prodotti commerciali è fondamentale per l’integrità operativa dell’UNICEF e la fiducia pubblica.
Tecnologie di frontiera per lo sviluppo inclusivo: la visione di UNICEF Ventures
Sunita Grote, Lead, UNICEF Ventures, ha fornito un’idea di come questa partnership si allinei con la missione di UNICEF Ventures di utilizzare tecnologie all’avanguardia per uno sviluppo inclusivo. Operando in 130 paesi, l’UNICEF è costantemente alla ricerca di approcci innovativi per raggiungere più bambini in modo più efficiente, inclusivo ed economico. Grote ha sottolineato che le tecnologie emergenti sono al centro della loro visione per innovazioni impattanti.
Ha evidenziato una preoccupazione critica: le significative disparità nel flusso di capitale di rischio all’interno dell’industria tecnologica, dove le fondatrici donne e alcune regioni ricevono investimenti in modo sproporzionato inferiore. Questo spesso si traduce in soluzioni tecnologiche che non riescono a soddisfare pienamente le esigenze dei gruppi emarginati. Pertanto, un principio fondamentale è garantire che le comunità interessate facciano parte della progettazione e della proprietà delle soluzioni tecnologiche. Questa partnership con Bitget affronta direttamente questo problema concentrandosi sulla riduzione del divario di competenze per donne e ragazze, in particolare le adolescenti, integrando la blockchain nel curriculum e potenziandole come costruttrici attive, non solo consumatrici, della tecnologia.
Grote ha sottolineato il ruolo fondamentale dei principi open-source e del framework Digital Public Goods (DPG) nel promuovere una tecnologia equa. Le soluzioni open-source garantiscono che la tecnologia, incluso il suo codice e design sottostante, sia accessibile apertamente, consentendo un’ampia adattabilità e scalabilità. Questo rimuove le barriere ed espande i benefici a molti più utenti. Inoltre, l’open source migliora la sicurezza online consentendo un esame completo di come una soluzione è costruita, il che è cruciale per proteggere la sicurezza dei bambini, la privacy dei dati e i diritti quando interagiscono con le piattaforme digitali. Questi principi saranno direttamente riflessi nel curriculum, con Grote che ha orgogliosamente notato che un gioco sviluppato attraverso la Game Changers Coalition in Kazakistan ha già soddisfatto gli standard DPG, contribuendo alle risorse globali per donne e ragazze.
Alfabetizzazione Blockchain: un percorso verso l’empowerment economico a lungo termine
Per le ragazze adolescenti, l’alfabetizzazione blockchain è vista come un percorso cruciale per l’empowerment a lungo termine e l’inclusione economica. Grote ha evidenziato la disparità attuale tra il numero significativo di ragazze e donne che si dedicano al gaming (50% di 2 miliardi di giocatori) e la loro sottorappresentazione nell’industria tecnologica (solo 25%). Questa partnership mira a colmare questo divario dotando le giovani donne delle competenze necessarie per partecipare attivamente e beneficiare dell’economia digitale. L’iniziativa agisce su più livelli: potenziando direttamente le ragazze con competenze in giovane età per costruire le proprie soluzioni, comprendere la tecnologia e successivamente trovare opportunità di lavoro e empowerment. È un approccio completo per promuovere una generazione di innovatrici e creatrici femminili.
Accessibilità e scala strategica: raggiungere chi ne ha più bisogno
Il programma UNICEF Game Changers Coalition è progettato per la massima accessibilità, senza prerequisiti per i giovani che vogliono partecipare. Il materiale didattico non presuppone alcuna esperienza di programmazione precedente, iniziando a un livello base con motori di sviluppo di giochi gratuiti e facilmente accessibili. Questo assicura che il programma raggiunga le fasce demografiche che ne hanno più bisogno, affrontando direttamente il divario di genere nell’industria tecnologica. Sebbene l’accesso a internet e ai dispositivi rimanga una considerazione, l’UNICEF mitiga attivamente queste sfide noleggiando laptop per i centri di formazione, collaborando con le sedi di formazione guidate dal governo e integrandosi con i sistemi scolastici. Le modalità in presenza e ibride del programma, già attive in otto paesi con contenuti localizzati, saranno presto integrate da un corso online globale, ampliando ulteriormente la portata.
UNICEF Ventures sarà strettamente coinvolto nel monitoraggio e nella valutazione della qualità tecnica e degli standard etici dei contenuti blockchain, sfruttando la sua vasta esperienza nella progettazione di programmi educativi simili. Grote ha anche condiviso la visione più ampia dell’UNICEF per espandere le partnership nel settore crypto e blockchain, vedendo ogni collaborazione come un’opportunità di apprendimento per testare modelli sia finanziari che tecnici. Il contributo di Bitget, sia in termini di supporto finanziario che di competenza tecnica, inclusa la partecipazione della loro accademia nello sviluppo del curriculum e nei collegamenti con l’ecosistema Web3, è inestimabile. Questo approccio integrato non solo fornisce aiuti finanziari, ma assicura anche che l’UNICEF rimanga all’avanguardia delle tecnologie emergenti e connesso a una rete crescente di innovatori.
La visione di Bitget: oltre l’exchange, verso l’educazione
Gracy Chen, CEO di Bitget, ha articolato una chiara evoluzione strategica per la sua azienda, per essere “più di una semplice piattaforma di trading.” Questa partnership con l’UNICEF è un passo significativo in quella direzione, elevando la voce e l’influenza delle iniziative CSR Blockchain4Her e Blockchain4Youth di Bitget. Il focus, ha confermato, è puramente sulla costruzione del brand e sull’impatto sociale, non sull’acquisizione di utenti. Chen ha riconosciuto la sfida intrinseca di garantire che l’educazione blockchain rimanga inclusiva, culturalmente sensibile e rilevante in diversi paesi e gruppi di età, sottolineando che l’implementazione varia da modelli online a offline a ibridi.
Bitget prevede di integrare l’educazione blockchain allineandosi con gli eventi e le metodologie esistenti dell’UNICEF, aggiungendo “crypto 101” ai corsi attuali. Questi copriranno concetti fondamentali come il funzionamento della blockchain, le stablecoin e le differenze tra le varie criptovalute. Chen ha sottolineato l’importanza di rendere i contenuti sia educativi che divertenti, suggerendo la gamification e l’interazione sociale per mantenere il coinvolgimento dei giovani. Ha anche evidenziato una lezione chiave dalle iniziative passate: la difficoltà di trovare educatori veramente bravi che possano semplificare concetti Web3 complessi e in rapida evoluzione per specifici pubblici. Guardando al futuro, Chen immagina Bitget giocare un ruolo più ampio nell’educazione globale, in particolare attraverso la sua iniziativa Blockchain4Youth, con l’obiettivo di potenziare la giovane generazione. Per Bitget, il futuro non riguarda solo il guadagno; riguarda l’apprendimento.
Questa collaborazione tra Bitget e UNICEF rappresenta una potente sinergia, combinando la portata globale e la dedizione al benessere dei bambini dell’UNICEF con l’esperienza di Bitget nella tecnologia blockchain. Concentrandosi su un’educazione accessibile, l’inclusione di genere e una solida tutela, questa partnership è destinata a potenziare una nuova generazione con le competenze digitali necessarie per prosperare in un mondo sempre più interconnesso.
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