L’Internal Revenue Service (IRS) sta migliorando la sua supervisione delle transazioni di criptovaluta attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale (AI).
Con una mossa rivoluzionaria, l’IRS ha pubblicato una bozza del modulo 1099-DA per i proventi degli asset digitali dalle transazioni dei broker, segnalando un significativo passo avanti nell’applicazione della conformità fiscale sulle criptovalute.
Le preoccupazioni aumentano mentre l’IRS impiega l’intelligenza artificiale per monitorare le transazioni crittografiche
Questo sviluppo è in linea con i regolamenti proposti dall’agenzia introdotti lo scorso anno, volti a perfezionare la segnalazione delle vendite e degli scambi di asset digitali da parte dei broker. I regolamenti stabiliscono che a partire dal 1° gennaio 2025, i broker, comprese le piattaforme di trading di asset digitali e i processori di pagamento, devono segnalare queste transazioni all’IRS utilizzando il modulo appena svelato.
Inoltre, gli obblighi di segnalazione si estendono alle transazioni immobiliari, con le entità rilevanti che dovrebbero divulgare le cessioni di asset digitali e i valori equi di mercato nelle transazioni immobiliari a partire dal 1° gennaio 2025.
In una rivelazione separata ma correlata, la Commissione della Camera ha avviato un’indagine sull’uso dell’IA da parte dell’IRS per esaminare i dati finanziari degli americani, esprimendo preoccupazione per potenziali violazioni delle libertà civili. Il Comitato, guidato dal presidente Jim Jordan (R-OH) e dalla deputata Harriet Hageman (R-WY), indaga sulle accuse dell’IRS di aver implementato l’IA senza adeguate procedure legali per monitorare le transazioni private e i conti finanziari.
“Tuttavia, recenti rapporti affermano che l’uso dell’IA da parte dell’IRS ha incluso anche il monitoraggio attivo dei conti bancari dei cittadini americani in massa e senza procedimenti legali. Le riprese video ottenute da un media investigativo sembrano catturare Alex Mena, un funzionario dell’IRS che lavora nell’unità di indagini criminali dell’agenzia, che ammette che l’IRS ha “un nuovo sistema” che utilizza l’intelligenza artificiale per prendere di mira “potenziali abusatori” esaminando tutti i rendimenti, gli estratti conto bancari e le relative informazioni finanziarie per “potenziale frode”.
Inoltre, questa indagine segue le segnalazioni di funzionari dell’IRS che utilizzano l’intelligenza artificiale per prendere di mira i conti bancari dei contribuenti senza mandati. Queste accuse, svelate dal giornalismo investigativo, suggeriscono che l’IRS può accedere ai dati bancari in modo ampio, sollevando interrogativi sulla privacy e sulla portata della supervisione governativa.
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Di conseguenza, l’avventura dell’IRS nell’applicazione guidata dall’intelligenza artificiale illustra l’impegno dell’agenzia a modernizzare il suo approccio alla riscossione delle imposte e a mantenere l’integrità del sistema finanziario. Tuttavia, l’equilibrio tra il progresso tecnologico e la protezione dei diritti individuali rimane un dialogo fondamentale in questa narrazione in evoluzione.
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