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SBI Shinsei del Giappone si unisce alla rete di JPMorgan per emettere depositi in token

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Scritto da
Shota Oba

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Modificato da
Oihyun Kim

13 settembre 2025 15:00 CET
Affidabile
  • La SBI Shinsei Bank emetterà DCJPY nel 2026, unendosi alla rete Partior di JPMorgan.
  • DCJPY è un deposito tokenizzato fissato a 1 yen, distinto dalle stablecoin.
  • La chiara regolamentazione del Giappone conferisce alle sue banche un vantaggio nel regolamento globale.
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SBI Shinsei Bank emetterà una valuta digitale per i clienti aziendali nell’anno fiscale 2026, diventando la prima banca giapponese a unirsi alla rete Partior basata su blockchain di JPMorgan Chase.

Nikkei ha riportato che l’iniziativa mira a fornire trasferimenti internazionali quasi istantanei a un costo significativamente inferiore rispetto ai sistemi attuali.

DCJPY mira a ridurre le commissioni e velocizzare i trasferimenti

Lo scorso anno, il Financial Stability Board ha dichiarato che inviare $200 all’estero comportava una commissione media globale del 6,4%. I pagamenti transfrontalieri attuali possono richiedere giorni per essere regolati e coinvolgono più banche corrispondenti. Al contrario, Partior ha completato un trasferimento interbancario in dollari USA-Singapore in due minuti. La partecipazione di SBI Shinsei consentirà alle aziende giapponesi di accedere a transazioni internazionali più veloci e più economiche 24 ore su 24.

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La banca emetterà DCJPY, uno yen digitale sviluppato da DeCurret DCP sotto il gruppo Internet Initiative Japan. I clienti possono convertire i depositi in DCJPY a un tasso di uno a uno con lo yen e riscattare i saldi in contanti tramite conti collegati.

A differenza delle stablecoin, che possono fluttuare leggermente nel valore, i depositi tokenizzati rimangono fissi a 1 yen. La Financial Services Agency ha chiarito, sotto la revisione del Payment Services Act, che solo le banche autorizzate possono emettere token di deposito su blockchain autorizzate. Questo garantisce la supervisione normativa semplificando al contempo la contabilità e i regolamenti aziendali.

Japan Post Bank, il più grande detentore di depositi del paese, ha anche annunciato piani per adottare DCJPY nel 2026 per il regolamento dei titoli. Con 120 milioni di conti e oltre 1,3 trilioni di dollari in depositi, la sua adozione potrebbe espandere notevolmente l’ecosistema dello yen digitale. Il Digital Money Forum della Bank of Japan ha notato che i token di deposito come DCJPY possono completare le stablecoin e le valute digitali delle banche centrali.

Secondo Nikkei, i dirigenti di SBI hanno affermato che DCJPY consentirebbe alla banca di fornire ai clienti aziendali “trasferimenti internazionali più veloci e più economici”, migliorando la competitività nel regolamento transfrontaliero.

SBI espande la sua strategia di tokenizzazione

Oltre all’iniziativa di Shinsei Bank, SBI Holdings sta perseguendo progetti di finanza digitale più ampi. Il gruppo sta sviluppando una piattaforma di tokenizzazione delle azioni basata su blockchain con la startup di Singapore StarTail, con l’obiettivo di lanciarla entro il 2026 o 2027. Il sistema potrebbe espandersi a obbligazioni ed ETF, riducendo le commissioni e migliorando l’accesso globale ai titoli giapponesi.

SBI è anche entrata nel mercato delle stablecoin. Ad agosto, il suo braccio exchange, SBI VC Trade, ha firmato un accordo con Ripple per distribuire la stablecoin RLUSD in Giappone dal 2026. I depositi in dollari e i titoli di stato sosterranno RLUSD con attestazioni mensili da parte di revisori indipendenti. Il lancio segue l’approvazione di SBI per distribuire USDC nel 2025.

Competizione globale e vantaggio del Giappone

I pagamenti transfrontalieri si sono a lungo basati su SWIFT, che è costoso e lento. L’FSB ha sollecitato miglioramenti, citando alte commissioni e lunghi tempi di regolamento. Le reti blockchain come Partior cercano di risolvere queste inefficienze abilitando transazioni in tempo reale e a basso costo.

Le banche internazionali sono già a bordo. DBS e Standard Chartered partecipano a Partior, e i prestatori in tutta Europa, Corea e Medio Oriente si preparano a unirsi. La Bank for International Settlements ha sostenuto che i depositi tokenizzati, le stablecoin e le valute digitali delle banche centrali coesisteranno.

Per il Giappone, l’adozione di DCJPY da parte di SBI Shinsei evidenzia un punto di forza unico: la regolamentazione precisa. Integrando i token di yen digitali in una rete di pagamenti globale, il Giappone può offrire binari di regolamento conformi, stabili e a basso costo—un vantaggio che posiziona le sue banche per competere a livello internazionale salvaguardando al contempo la sovranità finanziaria.

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