Le autorità russe prevedono di vietare il mining di criptovalute nei territori ucraini occupati, segnando un nuovo passo normativo mentre il conflitto supera i 1.000 giorni.
Il Vice Primo Ministro russo Alexander Novak ha convocato una riunione con alti funzionari per affrontare la carenza di elettricità del paese durante i picchi delle stagioni autunnale e invernale. L’attenzione è stata rivolta alle sfide energetiche causate dal mining di cripto, specialmente nelle regioni con capacità energetica limitata.
Le restrizioni al mining di crypto in Russia possono durare fino al 2031
Secondo le notizie del Moscow Times, il divieto proposto coprirà i territori sotto controllo russo, inclusi Donetsk, Lugansk, Zaporizhia e Kherson. Il governo mira a limitare le attività di mining in queste aree, citando l’impatto sulle reti elettriche locali.
Nel Caucaso del Nord e nelle regioni occupate dell’Ucraina, un divieto completo di mining entrerà in vigore a partire da dicembre 2024.
Anche il mining di cripto in Siberia sarà sospeso dal 1 dicembre al 15 marzo 2025. Restrizioni simili saranno applicate annualmente dal 15 novembre al 15 marzo fino al 2031.
“A partire da dicembre 2024, il Ministero dell’Energia della Russia sta limitando i rig di mining nelle zone con stress energetico come Irkutsk, Cecenia e DPR. Il messaggio è chiaro: l’energia non è infinita e i minatori potrebbero dover diventare furtivi o cambiare strategia,” ha scritto Maria Nawfal su X (precedentemente Twitter).
Il governo di Putin ha considerato diversi cambiamenti alle regolamentazioni delle cripto in Russia negli ultimi mesi. La nuova legge permette una regolamentazione diretta dei pool di mining, mentre il supporto per l’uso delle cripto come metodo di pagamento rimane forte.
La settimana scorsa, il governo ha rivisto la sua politica fiscale sulle cripto. Con le nuove regole, la criptovaluta è classificata come proprietà ai fini fiscali. I redditi dal mining saranno tassati in base al loro valore di mercato al momento della ricezione.
Tuttavia, i minatori possono anche dedurre le spese sostenute durante le operazioni, alleviando alcune pressioni finanziarie sull’industria. Le transazioni in criptovaluta saranno esenti dall’imposta sul valore aggiunto (IVA).
Invece, i guadagni saranno tassati secondo lo stesso quadro delle azioni. Questo limiterà la tassa sul reddito personale sui guadagni legati alle cripto al 15%.
Inoltre, le notizie indicano che la Russia sta procedendo con piani per stabilire exchange di criptovalute nazionali. Questi exchange saranno probabilmente basati a San Pietroburgo e Mosca.
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