Il procuratore generale di New York Letitia James ha ribadito la sua ferma posizione contro le pratiche ingannevoli all’interno del settore crypto.
Queste azioni evidenziano l’impegno di James nella lotta contro le attività crypto non regolamentate.
Letitia James mantiene la sua posizione anti-crypto
A seguito di un recente accordo storico da 2 miliardi di dollari con il prestatore di criptovalute Genesis, James ha sottolineato l’importanza della conformità normativa per tutte le entità crittografiche che operano nello stato.
“Le società di criptovalute devono giocare secondo le stesse regole di tutti gli altri. Perseguiremo quelli che non lo fanno”, ha detto James.
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L’accordo della scorsa settimana con Genesis ha segnato un record nella storia legale di New York, il più grande di sempre. Nell’ottobre 2023, l’azione legale è scaturita dalle accuse secondo cui Genesis avrebbe ingannato gli investitori sui rischi connessi alle sue operazioni. Di conseguenza, Genesis è tenuta a restituire i fondi acquisiti in modo fraudolento alle parti interessate e cesserà le sue operazioni all’interno di New York.
Inoltre, l’approccio vigoroso di James alla regolamentazione delle criptovalute non è nuovo. Da quando è stata eletta procuratore generale di New York nel 2018, ha usato la sua posizione per lanciare vari giri di vite contro le società di criptovalute. Afferma di voler garantire che il mercato delle criptovalute aderisca alle leggi finanziarie stabilite.
Nel gennaio 2023, James ha intrapreso un’azione legale contro Alex Mashinsky, l’ex CEO di Celsius, accusandolo di aver frodato oltre 26.000 newyorkesi. Di conseguenza, nel luglio 2023, Mashinsky è stato arrestato dopo aver affrontato accuse legali da parte di varie autorità di regolamentazione statunitensi come la Securities and Exchange Commission (SEC).
Nel marzo 2023, James ha intentato una causa contro l’exchange di criptovalute KuCoin. Ha affermato che KuCoin operava come una piattaforma di trading di titoli non registrata, impegnata nella vendita e nell’acquisto non autorizzati di titoli e materie prime.
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Inoltre, i suoi sforzi legali includono una lunga battaglia con Tether e l’exchange di criptovalute Bitfinex, iniziata nell’aprile 2019. Questo confronto è culminato nel febbraio 2021 con un accordo che ha imposto una multa di 18,5 milioni di dollari alle società. Questa multa ha sottolineato le conseguenze del mancato rispetto dei mandati normativi.
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