I nuovi investitori si stanno orientando sempre di più verso oro e argento, invece che sulle crypto, in un contesto di crescenti pressioni macroeconomiche.
Questo cambiamento evidenzia una crescente preferenza per i tradizionali asset rifugio, nonostante Bitcoin sia visto come “oro digitale” e rappresenti una riserva di valore nel lungo periodo.
SponsoredGli investitori più giovani scelgono l’oro come copertura contro l’inflazione
Nei mercati globali, gli investitori si stanno rivolgendo ai metalli preziosi come copertura contro l’inflazione e la volatilità economica. Gli osservatori di mercato notano che persone senza alcuna esperienza di trading ora accedono ai mercati di oro e argento invece che al mercato crypto.
“Conosco persone che non avevano mai fatto trading prima che ora stanno tradando oro e argento. Il retail è arrivato e ha fatto salire i prezzi delle monete, solo che non si tratta di crypto. La altseason che aspettavamo si è verificata nei metalli preziosi”, ha spiegato un osservatore del mercato crypto.
In Medio Oriente, i media locali hanno riportato che i prezzi ai massimi storici stanno attirando sempre più giovani nel mercato dell’oro. Secondo quanto riporta Gulf News, Chirag Vora di Bafleh Jewellers ha dichiarato che chi acquista oro per la prima volta rappresenta ora tra il 55% e il 60% della domanda. Questo gruppo, formato prevalentemente da Gen Z e Millennial, vede sempre di più nell’oro una protezione contro l’inflazione.
L’aumento dei prezzi ha inoltre modificato il comportamento d’acquisto. Il volume di vendite di gioielli è calato, ma la spesa complessiva è aumentata, trainata dai prezzi più alti. Gli investitori al dettaglio puntano al valore dell’investimento, preferendo importi minori e opzioni più flessibili. L’interesse si è spostato dai gioielli tradizionali a lingotti, monete d’oro e piccoli pezzi più facili da rivendere.
Un trend simile si osserva anche in India. La domanda di oro è divisa: la richiesta per investimenti è forte, mentre il settore dei gioielli mostra volumi più deboli.
“La domanda di prodotti d’investimento in oro, soprattutto lingotti e monete, resta forte. La preferenza per l’acquisto a fini d’investimento si riflette nel volume di importazioni d’oro, che è salito bruscamente a 340 tonnellate tra luglio e ottobre, rispetto alle 204 tonnellate tra gennaio e giugno, sottolineando la resilienza della domanda trainata dagli investimenti”, ha scritto Kavita Chacko, responsabile ricerche del World Gold Council per l’India, in un report.
Questa domanda non è nuova. In ottobre, BeInCrypto ha riportato che i compratori al dettaglio facevano la fila davanti ai rivenditori di metalli preziosi per acquistare oro e argento fisico.
Sponsored SponsoredUn aspetto interessante è l’aumento delle presenze di giovani tra questi acquirenti. Ciò rafforza l’evidenza di un cambiamento generazionale verso gli asset rifugio tradizionali.
Questa tendenza si riflette anche nel comportamento di ricerca online. I dati di Google Trends mostrano che l’interesse per termini come “comprare oro” ha costantemente superato “comprare Bitcoin” nell’ultimo anno, segnalando una maggior curiosità e intenzione di acquisto verso i metalli preziosi rispetto alle crypto.
Nonostante questo rinnovato interesse, l’oro rappresenta ancora una parte relativamente piccola dei portafogli familiari negli Stati Uniti. Kip Herriage, managing partner e fondatore di Vertical Research Advisory, ha osservato che nei portafogli dei retail statunitensi l’oro pesa circa l’1% degli asset totali, segnalando che, se la tendenza dovesse proseguire, ci sarebbe margine per una maggiore allocazione.
“Nelle famiglie di investitori retail USA, l’oro rappresenta circa l’1% del portafoglio complessivo (con l’argento ancora meno). Pensiamo che questo rialzo sia solo all’inizio, con un target sull’oro di 15.000 dollari l’oncia e sull’argento di 200 dollari l’oncia, dato che ora sta emergendo un vero prezzo di mercato. Nel 2003, quando per la prima volta abbiamo consigliato oro e argento (350 dollari/oncia e 5 dollari/oncia), suggerivamo anche di ‘risparmiare’ in oro, invece che in conto corrente in valuta fiat. Continuiamo fortemente a raccomandare questa strategia ancora oggi”, ha spiegato Herriage.
Oltre agli investitori retail, anche le banche centrali hanno aumentato la loro esposizione all’oro. Le riserve auree mondiali hanno superato le 40.000 tonnellate nel terzo trimestre del 2025, raggiungendo il livello più alto da almeno 75 anni.
SponsoredLe banche centrali hanno acquistato 53 tonnellate nette solo nel mese di ottobre, con un aumento del 36% rispetto al mese precedente, il dato mensile netto più alto registrato quest’anno.
Dalla crypto all’oro fisico: perché i nuovi investitori scelgono l’oro
La domanda ha ulteriormente alimentato il rally dell’oro. Il metallo giallo ha toccato un nuovo massimo storico a 4.497 dollari per oncia oggi.
Nel frattempo, Bitcoin ha perso quasi 2% nelle ultime 24 ore. BeInCrypto ha evidenziato di recente che BTC è rimasta indietro rispetto all’oro su base annuale, mentre l’argento si è distinto come l’asset con la miglior performance, balzando del 138%.
Ray Youssef, CEO di NoOnes, ha dichiarato a BeInCrypto che, sebbene l’oro sembri chiaramente vincere, nel 2025, la partita legata alla svalutazione in termini di performance di prezzo, il confronto nasconde una realtà di mercato più sfumata.
Il recente massimo storico dell’oro, insieme a un guadagno annuale del 67%, riflettono la classica posizione difensiva degli investitori che cercano certezza in un contesto di eccessi fiscali, tensioni geopolitiche e incertezze sulle politiche macroeconomiche. L’aumento degli acquisti da parte delle banche centrali, un dollaro indebolito e i rischi di inflazione persistente hanno rafforzato il ruolo dell’oro come principale asset difensivo dei mercati.
Sponsored Sponsored“Bitcoin, al contrario, di recente non è riuscito a confermare la narrazione di essere una copertura, poiché il suo comportamento di mercato è cambiato. L’asset non ha tradato come oro digitale nel 2025, a causa della sua aumentata sensibilità ai fattori macroeconomici. Ora il rialzo di BTC è legato all’espansione della liquidità, alla chiarezza delle politiche sovrane e al sentimento di rischio, invece che esclusivamente al deprezzamento monetario,” ha commentato.
I mercati crypto restano nella fase della “wall of disbelief”
Anche se l’interesse retail è diminuito, alcuni analisti ritengono che le crypto possano comunque registrare una crescita. Un analista ha sottolineato che nei cicli precedenti, l’attività retail è aumentata quando i mercati hanno toccato il picco. Al contrario, questa volta, l’interesse retail non è mai cresciuto molto ed è diminuito rapidamente dopo i rialzi.
Il nostro Crypto Talk ha spiegato in dettaglio che la forza del prezzo di dicembre 2024 è arrivata senza picchi retail. Sono state, invece, le istituzioni, i fondi e gli acquisti strutturati a guidare le operazioni.
“Generalmente, i mercati finiscono quando il retail è pienamente coinvolto, rumoroso, sicuro di sé e sovraesposto. Non siamo a quel punto. Al momento, sembra più un mercato che sta ancora scalando un muro di incredulità, dove il prezzo sale senza un’adesione generalizzata e il sentiment rimane cauto anche dopo movimenti forti. Questo non garantisce certo prezzi più alti domani. Ma suggerisce fortemente che questo ciclo non sia ancora arrivato alla fase psicologica in cui l’eccesso viene punito. Il retail non è ancora arrivato. E, storicamente, i movimenti più importanti si verificano dopo il loro arrivo, non prima,” ha commentato l’analista.
Non è certo se il capitale retail ruoterà nuovamente dall’oro e dall’argento verso gli asset digitali. Per ora, i metalli preziosi continuano ad attirare interesse e capitali. Con l’avvicinarsi del 2026, la domanda è se questa preferenza rimarrà invariata o cambierà.