Michael Saylor segnala un’altra aggressiva accumulazione di Bitcoin per Strategy (ex MicroStrategy).
Questo segnala che l’azienda è ancora determinata nella sua strategia di tesoreria ad alto rischio, anche se il titolo MSTR vacilla.
SponsoredPerché Saylor sta anticipando un nuovo acquisto di Bitcoin per Strategy
Il 21 dicembre, Saylor ha postato un’immagine enigmatica su X con la didascalia “Green Dots ₿eget Orange Dots”, facendo riferimento alla visualizzazione del portafoglio “SaylorTracker” della società.
Il post prosegue una dinamica che dura da un anno che Saylor utilizza per suggerire un nuovo acquisto di BTC. In particolare, un teaser del genere pubblicato nel weekend è solitamente seguito, il lunedì mattina, da una comunicazione alla SEC che conferma una significativa acquisizione.
SponsoredIntanto, un nuovo acquisto si sommerebbe a una già impressionante riserva.
Al momento della pubblicazione, Strategy deteneva 671.268 BTC—per un valore di circa 50,3 miliardi di dollari—pari al 3,2% della fornitura totale di Bitcoin.
Tuttavia, il mercato ha penalizzato il titolo nel 2025. Le azioni MSTR sono crollate del 43% dall’inizio dell’anno portandosi intorno a $165, rispecchiando il calo del 30% di Bitcoin dal suo picco di ottobre a $126.000.
Sebbene la società vanti un “BTC Yield” del 24,9%—una metrica proprietaria che misura la crescita dei Bitcoin per azione—gli investitori istituzionali sono sempre più concentrati sui rischi esterni imminenti piuttosto che sulle metriche interne di rendimento.
Tuttavia, la minaccia più immediata per la strategia di Saylor non è il prezzo di Bitcoin, ma una potenziale riclassificazione normativa.
MSCI sta valutando la rimozione di Strategy Inc. dai suoi indici globali nella revisione di febbraio. Il fornitore di indici ha evidenziato preoccupazioni, sostenendo che la società ora si comporta più come un veicolo di investimento che come un’azienda operativa.
Gli analisti di mercato hanno sottolineato che le conseguenze finanziarie di una tale decisione sarebbero gravi.
JPMorgan stima che un’esclusione potrebbe innescare circa 11,6 miliardi di dollari di vendite forzate, poiché gli ETF passivi e i fondi indicizzati liquiderebbero le loro posizioni MSTR.
Questa pressione di vendita meccanica potrebbe scollegare il titolo dal suo valore legato alle riserve di Bitcoin, creando una spirale di liquidità.
In risposta, Strategy ha avviato una difesa energica.
L’azienda ha definito la proposta di MSCI “arbitraria, discriminatoria e impraticabile”, sostenendo che prende di mira ingiustamente le aziende del settore degli asset digitali, ignorando altri conglomerati con grandi partecipazioni.
“La proposta inserisce impropriamente considerazioni politiche nell’indicizzazione. La proposta è in conflitto con la politica degli Stati Uniti e soffocherebbe l’innovazione,” ha sottolineato.
Dunque, il potenziale nuovo acquisto di Saylor ha una doppia valenza: abbassa il prezzo medio d’acquisto della società durante una correzione di mercato, ma, cosa ancor più importante, segnala al mercato che, nonostante la minaccia di MSCI e la debole performance del titolo, la strategia “all-in” resta invariata.