Unarecente ricerca di Solidus Trade Surveillance ha smascherato la sorprendente cifra di 2 miliardi di dollari di transazioni ingannevoli in criptovalute nel torbido settore della finanza decentralizzata (DeFi).
Secondo il rapporto, gli exchange decentralizzati (DEX) basati su Ethereum sono stati il palcoscenico di un significativo volume di wash trading a partire da settembre 2020.
Il wash trading sulle borse decentralizzate sta diventando la norma
Il wash trading è una forma di manipolazione del mercato in cui un’entità acquista e vende contemporaneamente lo stesso asset. Questa pratica ingannevole crea un miraggio di attività di mercato mentre la proprietà effettiva dell’asset rimane inalterata.
Il rapporto di Solidus rivela che nel DeFi, il 67% dei circa 30.000 pool di liquidità del DEX ha eseguito operazioni di wash trading, pari al 13% dei volumi di trading totali.
Secondo i dati attuali di DeFiLlama, i DEX basati su Ethereum hanno registrato un volume di circa 5,86 miliardi di dollari nell’ultima settimana.
I mercati delle criptovalute più piccoli e frammentati sono più suscettibili alla manipolazione e il wash trading è uno strumento comune. Gli operatori di borsa e di mercato, i market maker di criptovalute, i singoli speculatori e i distributori di token sono noti per eseguire operazioni di wash trading per vari motivi.
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Tra questi, gonfiare i volumi di trading, raggiungere i requisiti di order-to-trade ratio, raggiungere le classifiche di attività e ingannare gli investitori sullo stato di salute dei loro progetti.
Esempi notevoli
Il rapporto di Solidus approfondisce ulteriormente i meccanismi del wash trading basato su DEX. La ricerca ha identificato due tipologie principali: A-A wash trading e multi-party wash trading. Il wash trading A-A prevede che un singolo indirizzo di criptovaluta agisca sia come fornitore di liquidità dominante che come scambiatore.
Ciò non comporta alcun cambiamento nella proprietà effettiva, ma manipola il prezzo e il volume del token meno affermato, creando un falso segnale di mercato. Il rapporto ha individuato operazioni di lavaggio di A-A per un valore di 960 milioni di dollari dal settembre 2020.
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Al contrario, il wash trading multi-party prevede indirizzi diversi per il fornitore di liquidità e lo swapper, controllati dalla stessa entità. Questo metodo, che secondo il rapporto ha generato circa 1,1 miliardi di dollari di operazioni di lavaggio, è preferito da coloro che cercano di evitare l’individuazione e gonfiare il numero di investitori che sembrano acquistare o vendere il token.
Il rapporto evidenzia anche il caso di SHIBAFARM, un token che ha utilizzato tecniche ingannevoli, tra cui una strategia di wash trading multi-party “concatenata”, per manipolare il prezzo e il volume. Il risultato è stato un profitto di circa 2 milioni di dollari per l’utilizzatore in sole due ore.
La questione della responsabilità della prevenzione e del rilevamento del wash trading nella DeFi rimane ancora aperta. Tuttavia, il rapporto Solidus sottolinea che mercati più equi sono essenziali per una crescita sostenibile. Timothy Cradle, direttore degli affari normativi del Blockchain Intelligence Group, concorda sul fatto che avere mercati equi e trasparenti è un must:
“C’è concorrenza in ogni settore. Questo non è un pretesto per andare a fare trading di facciata e cercare di far sembrare la propria borsa più liquida di quanto non sia in realtà, soprattutto quando si ha a che fare con le criptovalute”.
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