American Bitcoin (ABTC), sostenuta da membri della famiglia di Donald Trump, ha finalizzato un accordo per acquistare 16.299 unità Antminer U3S21EXPH da Bitmain.
ABTC ha acquisito mining rig in grandi quantità da un’azienda cinese
L’acquisto è valutato intorno a $314 milioni. Fornirà circa 14,02 exahash al secondo (EH/s) di potenza di calcolo. Secondo TheMinderMag, questa acquisizione avvicina l’azienda al suo obiettivo di raggiungere 25 EH/s.
L’accordo con Bitmain, un’azienda cinese e il più grande produttore mondiale di hardware per il mining di Bitcoin, esclude esplicitamente potenziali aumenti di prezzo derivanti da nuove tariffe commerciali statunitensi.
American Bitcoin ha finanziato l’acquisto impegnando 2.234 BTC e utilizzando un deposito di $46 milioni già pagato. ABTC è una sussidiaria a maggioranza di Hut 8, e l’acquisto è avvenuto dopo che Hut 8 ha attivato il suo sito Vega in Texas, la struttura principale per la nuova flotta di ABTC.
L’impatto della guerra tariffaria sul mining crypto negli USA
L’industria del mining di Bitcoin sta affrontando gli effetti delle tariffe commerciali dell’amministrazione Trump. Queste tariffe creano un onere finanziario per i miner, che dipendono dall’hardware importato. I dazi all’importazione sulle macchine dalla Cina possono arrivare fino al 57,6%. Questo ha spinto i principali produttori di hardware a ripensare le loro strategie.
Bitmain, che detiene una quota stimata dell’82% del mercato globale dell’hardware per il mining, ha reagito alle pressioni tariffarie. Prevede di aprire il suo primo impianto di produzione di ASIC negli Stati Uniti entro la fine del 2025 e di stabilire una sede centrale in Florida o Texas.
Il passaggio verso la produzione negli Stati Uniti è una diretta conseguenza delle tariffe. Queste politiche hanno reso gli Stati Uniti uno dei luoghi meno competitivi per importare attrezzature per il mining.
I critici avvertono delle conseguenze dannose
I critici avvertono che le nuove politiche tariffarie dell’amministrazione potrebbero ritorcersi contro. I costi aumentati da queste tariffe potrebbero deprimere la domanda da parte dei miner americani, portando potenzialmente le operazioni di mining in altri paesi. Alla fine, questo minerebbe l’obiettivo del governo di rendere gli Stati Uniti un leader nel settore crypto.
Jaran Mellerud, CEO di Hashlabs, ha offerto la sua prospettiva sulla situazione.
“L’impatto più ovvio di queste tariffe? Un significativo aumento del prezzo per le macchine da mining negli Stati Uniti,” ha detto.
Mellerud ha aggiunto che importare macchine negli Stati Uniti costerà ora almeno il 24% in più rispetto ai paesi senza tariffe come la Finlandia.
“Man mano che i prezzi delle macchine aumentano negli Stati Uniti, potrebbero paradossalmente diminuire nel resto del mondo. Con una minore domanda da parte dei miner statunitensi, i produttori avranno un eccesso di scorte. Per smaltirle, probabilmente abbasseranno i prezzi per attrarre acquirenti in altre regioni.”
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