Alexey Pertsev, sviluppatore di Tornado Cash, sta cercando attivamente un sostegno finanziario per sostenere la sua battaglia legale nei Paesi Bassi.
Il 10 agosto Pertsev ha lanciato un appello pubblico per raccogliere fondi attraverso un video sulla piattaforma di social media X (ex Twitter).
Il creatore di Tornado Cash vuole raccogliere 1 milione di dollari
Pertsev, che è stato condannato a cinque anni di carcere, punta a raccogliere tra 750.000 e 1 milione di dollari per coprire le spese legali. Un account di supporto su X ha confermato l’appello, sottolineando le ingenti risorse che stanno dietro all’accusa governativa contro di lui.
La campagna invita i sostenitori a donare Ethereum attraverso la raccolta fondi decentralizzata Juicebox. Il team della campagna sottolinea inoltre che Pertsev sta combattendo per la sua libertà e per i principi più ampi della privacy e dello sviluppo open-source.
“Se credete che gli sviluppatori non debbano andare in prigione per il loro codice, prendete in considerazione la possibilità di donare ETH”, ha dichiarato la campagna Juicebox.
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Le prime risposte della comunità cripto sono promettenti. La raccolta fondi “Defend Alexey” su Juicebox ha già raccolto 15,35 Ethereum, per un valore di oltre 40.000 dollari. Inoltre, il ricercatore sulla privacy Ameen Soleimani ha lanciato una collezione NFT in edizione limitata per sostenere la difesa legale di Pertsev.
Questi sforzi di raccolta fondi si basano sul precedente sostegno della comunità crittografica. In particolare, il cofondatore di Ethereum Vitalik Buterin aveva già donato più di 100.000 dollari per sostenere Pertsev e il suo collega Roman Storm, attualmente detenuto negli Stati Uniti.
I sostenitori della privacy e la comunità blockchain hanno esaminato attentamente il caso di Pertsev, preoccupandosi delle più ampie implicazioni per gli sviluppatori se altri fanno uso improprio del loro codice. Daniel Buchner, responsabile dell’identità decentralizzata di Block, ha criticato l’idea che gli sviluppatori debbano affrontare responsabilità penali o civili per l’uso improprio del loro software open-source.
“Il fatto che il codice di Alex sia stato usato principalmente per i shitcoin è irrilevante, tutti coloro che hanno a cuore la giustizia e la libertà umana devono combattere l’idea folle e autoritaria che chi usa il software open source in un modo che non piace al governo renda lo sviluppatore penalmente/civilmente responsabile”, ha dichiarato Buchner.
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Nel frattempo, nell’ultimo anno le autorità di regolamentazione di tutto il mondo hanno aumentato l’esame dei protocolli sulla privacy. Sostengono che le organizzazioni terroristiche e gli Stati canaglia come la Corea del Nord sfruttano queste tecnologie per nascondere asset digitali illeciti.
Di conseguenza, il governo degli Stati Uniti ha avviato azioni legali contro diversi fornitori di servizi di privacy per le criptovalute, includendo i co-fondatori di Samourai Wallet, per presunte violazioni delle leggi locali.
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