Chainlink, un livello di astrazione blockchain, ha stretto una partnership con Fidelity International e Sygnum per tokenizzare 6,9 miliardi di dollari di asset provenienti dall’Institutional Liquidity Fund di Fidelity. L’azienda definisce questa alleanza un caso d’uso di produzione di riferimento per gli asset tokenati.
Questa collaborazione tra Chainlink, Fidelity International e Sygnum esemplifica l’applicazione pratica della tecnologia blockchain. Crea un precedente per gli sviluppi futuri della gestione dei cespiti digitali.
Il co-fondatore di Chainlink ritiene che la tokenizzazione sia inevitabile
La collaborazione, annunciata oggi al Point Zero Forum, rivela che Sygnum, un gruppo bancario di criptovalute, ha tokenizzato 50 milioni di dollari di fondi di cassa della società Matter Labs. Queste riserve sono detenute nel fondo monetario di Fidelity International e sono state emesse sulla blockchain ZKsync, un partecipante al programma Chainlink SCALE.
Al centro di questa iniziativa ci sono i dati del Net Asset Value (NAV), una componente cruciale nel settore dei fondi tradizionali. Grazie alla tecnologia di Chainlink, i dati NAV possono essere riportati e sincronizzati accuratamente sul blockchain in modo sicuro e automatizzato. Di conseguenza, ciò fornisce trasparenza in tempo reale e accesso ai dati storici, migliorando il processo decisionale per il mercato in generale.
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Sergey Nazarov, cofondatore di Chainlink, ha sottolineato l’importanza di questo sviluppo.
“La tokenizzazione dei fondi è probabilmente la più grande tendenza degli asset digitali in atto oggi, ed è una grande conferma che le società di gestione dei cespiti globali stanno entrando in questo mercato in crescita. La portata globale e i vantaggi in termini di efficienza dei fondi tokenizzati sono di gran lunga superiori ai metodi tradizionali e col tempo diventeranno il modo in cui opera l’intero settore della gestione patrimoniale”, ha dichiarato Nazarov.
Dopo l’annuncio, il prezzo del token di Chainlink (LINK) è aumentato del 2% in pochi minuti. Tuttavia, l’impennata è stata di breve durata. Attualmente il token scambia a circa 14,48 dollari.
Come spiegato da Nazarov, la tokenizzazione comporta la conversione dei diritti su un asset in un token digitale su una blockchain. Questo processo facilita il regolamento atomico, che rende il completamento delle transazioni istantaneo anziché a distanza di giorni. Inoltre, consente una gestione più efficiente del collaterale riducendo il tempo di limbo per gli asset, migliorando così l’utilizzo del capitale.
Nazarov considera la completa tokenizzazione del valore – dalle azioni al private equity e alle materie prime – come un cambiamento inevitabile. Egli prevede questa trasformazione come un significativo cambiamento di paradigma nella gestione del valore ogni cinquant’anni, evidenziando la transizione dai registri cartacei e digitali ai contratti intelligenti basati su blockchain.
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