Le aziende quotate in borsa stanno affrontando perdite crescenti dovute alle loro strategie di riserva in Bitcoin (BTC) mentre il valore della criptovaluta precipita.
Questo accade mentre BTC è sceso sotto $80.000, scatenando un rinnovato dibattito sui rischi degli investimenti aziendali in valute digitali.
Le strategie di riserva di Bitcoin stanno avendo un effetto negativo per le aziende quotate in borsa?
La settimana è iniziata con una nota cupa per il mercato delle criptovalute, con molti che lo definiscono un “Lunedì Nero”. Secondo i dati di BeInCrypto, Bitcoin ha registrato un calo netto del 9,6% nelle ultime 24 ore, scendendo a $75.089 al momento della scrittura.
I dati sulle liquidazioni sono stati altrettanto impressionanti. Secondo Coinglass, Bitcoin ha registrato le liquidazioni più alte nello stesso lasso di tempo, per un totale di $474 milioni. Di questi, $405,7 milioni provenivano da liquidazioni long, mentre $68,2 milioni da liquidazioni short.
È importante notare che le aziende che detengono riserve in Bitcoin non sono state risparmiate dal recente bagno di sangue del mercato. Molte ora affrontano perdite significative non realizzate a causa del forte calo di Bitcoin.
Secondo i dati di Bitcoin Treasuries, il rapporto NGU, che misura la differenza tra il valore attuale di Bitcoin e il costo base delle partecipazioni di un’azienda, è diventato negativo per molte aziende.
Ciò indica che il prezzo di mercato attuale di Bitcoin è ora inferiore al costo di acquisizione per molti investitori istituzionali. Ad esempio, Metaplanet (3350.T) sta vivendo una perdita non realizzata del 12,4% sulle sue partecipazioni in Bitcoin. L’azienda detiene attualmente 4.206 Bitcoin, valutati approssimativamente $314,7 milioni, con un costo medio per Bitcoin di $85.483.
Allo stesso modo, il portafoglio di The Blockchain Group (ALTBG.PA) è in calo del 14,4%. Detenendo 620 Bitcoin valutati $46,39 milioni, il costo medio per Bitcoin dell’azienda è di $87.424.
Anche Semler Scientific (SMLR) ha risentito dell’impatto, con una perdita del 14,7% sul suo portafoglio. L’azienda detiene 3.192 Bitcoin valutati $238,9 milioni, con un costo medio di $87.850 per Bitcoin.
Persino Strategy (MSTR), pioniere nell’adozione aziendale di Bitcoin, sta affrontando difficoltà. Dall’inizio dell’acquisizione di Bitcoin nell’agosto 2020, l’azienda ha accumulato 528.185 Bitcoin, valutati $39,5 miliardi, con un costo medio di $67.485 per Bitcoin, risultando in un profitto complessivo del 10,9%.
Tuttavia, i dati di SaylorTracker rivelano che tutti i Bitcoin acquistati dall’azienda da novembre 2024 sono attualmente in perdita. Queste acquisizioni sono state fatte a prezzi che vanno da $83.000 fino a $106.000 per Bitcoin.
Nel frattempo, il calo del valore di Bitcoin ha avuto un effetto a catena significativo sulle azioni delle aziende. 3350.T ha visto un calo netto del 20,2% nel prezzo delle sue azioni, mentre ALTBG.PA ha registrato un calo del 15,8%.
SMLR ha registrato un calo minore dello 0,6% ma ha comunque riflesso il trend generale del mercato. Infine, MSTR è sceso dell’11,2% nel trading pre-mercato nonostante una certa resistenza iniziale.
In mezzo a questo crollo del mercato, Peter Schiff, economista e scettico di lunga data su Bitcoin, ha preso di mira Strategy.
“Attenzione Saylor, ora che Bitcoin è sotto $80.000, se vuoi impedirgli di scendere sotto il tuo costo medio di $68.000, faresti meglio a caricare il camion con denaro preso in prestito oggi e andare all-in”, ha postato su X.
L’economista ha ulteriormente previsto che la strategia Bitcoin dell’azienda potrebbe portare al suo fallimento.
“Finirà con la bancarotta di MSTR”, ha dichiarato Schiff.
Ha anche messo in dubbio il valore di Bitcoin come bene rifugio. Schiff ha sottolineato che il sostanziale calo della moneta rispetto ad altri asset lo rende un deposito di valore inaffidabile, soprattutto durante le vendite di mercato.
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