Ellen Zentner di Morgan Stanley prevede un atterraggio duro per l’economia statunitense. Le sue dichiarazioni giungono in concomitanza con il recente strappo del Bitcoin e con le aspettative del mercato di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense.
Ellen Zentner, capo economista della banca d’investimento Morgan Stanley, prevede che prima o poi una recessione negli Stati Uniti sarà inevitabile, anche se potrebbe non verificarsi quest’anno.
Perché Morgan Stanley prevede la recessione
Zentner ha affermato che gli effetti delle recenti decisioni di politica monetaria potrebbero farsi sentire solo nei prossimi 18 mesi. I tassi di interesse elevati, che la Fed ha aumentato gradualmente nell’arco di 18 mesi, hanno influito sul mercato dei prestiti, il che potrebbe portare il Paese a una recessione a breve.
“Prima o poi avremo un atterraggio duro. Vi garantisco che ci sono questi impatti cumulativi che si accumulano nel tempo, e noi siamo dell’idea che non abbiamo visto tutti gli impatti dell’inasprimento della politica monetaria“, ha detto Zentner.
Secondo Zentner, l’impatto dei tassi di interesse elevati si è manifestato in alcuni settori dell’economia. L’anno scorso le insolvenze aziendali hanno raggiunto un massimo post-pandemico, mentre i dati della Federal Reserve indicano che i prestiti bancari sono diminuiti. Considerata la crescita del 3,9% dell’inflazione di fondo del mese precedente, esclusi cibo ed energia, Zentner ha aggiunto che un taglio dei tassi potrebbe avvenire solo dopo la metà dell’anno.
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La Federal Reserve statunitense ha alzato i tassi di interesse nelle ultime tre riunioni. La banca centrale si riunirà il 12 marzo per decidere se continuare questa politica o iniziare a tagliare i tassi.
Gli analisti hanno ridimensionato le aspettative di un taglio dei tassi a marzo. Tuttavia, prevedono una probabilità del 39% di un taglio di 100 punti base entro la fine dell’anno.
Perché il Bitcoin non sembra influenzato dall’economia statunitense
Nel frattempo, ieri il Bitcoin è salito del 10% intraday a 57.000 dollari. Non è chiaro per quanto tempo il Bitcoin possa mantenere questo prezzo, dato che i trader sono in modalità di scoperta dei prezzi e l’attività di mercato è in sordina.
Quasi tutti i possessori di Bitcoin sono ora in profitto, mentre i nuovi investitori sono incerti su cosa accadrà al denaro che investono oggi nell’asset. Inoltre, la recente impennata sembra essere guidata da strategie di trading istituzionali piuttosto che da trader al dettaglio. L’analisi sulblockchain rivela che la dimensione media delle transazioni nell’ultima settimana è stata di 180.267,82 dollari.
Il responsabile della ricerca di Galaxy Digital, Alex Thorn, ha dichiarato che solo il 5% dell’offerta si è mossa quando i prezzi hanno superato i 54.500 dollari. Inoltre, l’asset ha scambiato al rialzo solo nell’1,4% della sua vita. Pertanto, il prezzo del Bitcoin nel prossimo futuro potrebbe dipendere in larga misura dall’attività istituzionale.
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I dati di K33 hanno rivelato che l’impennata del Bitcoin a 54.000 dollari di martedì è stata in gran parte guidata da una compressione delle scorte che ha impennato i tassi di finanziamento a un massimo di 864 giorni. L’asset è salito a 57.000 dollari dopo la liquidazione delle posizioni di trading a margine del Bitcoin. BeInCrypto ha contattato Zentner su LinkedIn per avere una prospettiva sulle criptovalute a breve termine, ma al momento della stampa non ha ancora ricevuto risposta.
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