Il gigante bancario di Wall Street, JPMorgan, ha interrotto i suoi sforzi per ristabilire i legami bancari con Gemini, una delle più grandi piattaforme di trading di crypto con sede negli Stati Uniti.
La decisione arriva in mezzo a crescenti attriti sull’accesso ai dati tra le principali banche e le aziende fintech.
Winklevoss di Gemini critica JPMorgan dopo improvviso cambiamento bancario
Il 25 luglio, Tyler Winklevoss, co-fondatore di Gemini, ha rivelato che JPMorgan ha informato l’exchange che non avrebbe più proceduto con i piani per reintegrare la piattaforma.
Questa mossa segue il precedente offboarding di Gemini durante il periodo che i sostenitori delle crypto hanno soprannominato “Operation Chokepoint 2.0.” All’epoca, diverse banche, sotto pressione regolamentare, hanno interrotto i servizi alle aziende crypto, citando il rischio del settore.
La recente pausa, tuttavia, sembra legata a un conflitto diverso, incentrato sui diritti dei dati finanziari.
Winklevoss è stato esplicito riguardo alla spinta di JPMorgan a far pagare alle aziende fintech l’accesso ai dati bancari dei clienti. Sostiene che questo sforzo mira a minare le startup che si basano su tale accesso per offrire agli utenti servizi finanziari senza interruzioni.
La scorsa settimana, Winklevoss ha pubblicamente criticato JPMorgan e altre banche per aver tentato di imporre commissioni alle fintech che si collegano ai conti bancari degli utenti tramite strumenti come Plaid.
Questi strumenti fintech consentono agli utenti di accedere e condividere i propri dati bancari. Permettono anche ai clienti di trasferire fondi agli exchange di crypto e alle piattaforme correlate.
“[JPMorgan] vuole che restiamo in silenzio mentre cercano silenziosamente di togliere il vostro diritto di accedere ai VOSTRI dati bancari gratuitamente tramite fintech di terze parti come,” ha detto Winklevoss.
Secondo lui, la strategia di JPMorgan è un tentativo di bloccare le innovazioni user-friendly nella finanza bloccando l’accesso ai dati finanziari personali.
Winklevoss ha suggerito che la sua critica potrebbe aver spinto la banca a prendere la decisione più recente di tagliare i legami con il suo exchange.
Nonostante la battuta d’arresto, il CEO di Gemini ha sottolineato che non si tirerà indietro dalla sua difesa.
“Mi dispiace Jamie Dimon, non resteremo in silenzio. Continueremo a denunciare questo comportamento anti-competitivo, di ricerca di rendite e tentativo immorale di mandare in bancarotta le aziende fintech e crypto. Non smetteremo mai di lottare per ciò che è giusto,” ha affermato.
L’azione di JPMorgan ha attirato l’attenzione dei membri della comunità. Molti la vedono come parte della lotta in corso tra l’infrastruttura finanziaria tradizionale e il futuro dei sistemi aperti.
Lily Liu, Presidente della Solana Foundation, ha sottolineato la sua lunga convinzione nella resilienza dei sistemi aperti. Ha espresso fiducia che questi sistemi alla fine raggiungeranno la dominance nello spazio digitale.
“Il ‘mercato’ la ‘base utenti’ – comunque si voglia definirla – degli esseri umani su internet e i loro asset è più grande di qualsiasi azienda/paese o coalizione fattibile di aziende/paesi possa radunare,” ha affermato.
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